10 Febbraio 2021

Covid, angoscia e difficoltà di allattamento per mamme positive separate dai neonati

Di NS
Sono le prime evidenze di uno studio internazionale a cui hanno collaborato Iss e Unicef Italia

di NS

Quasi il 60% delle madri che, a causa della loro positività al Sars-Cov-2, sono state separate dai loro neonati, ha riferito di essersi sentita molto angosciata; uno stato emotivo che, in misura più lieve, ha comunque riguardato il 78% delle mamme che hanno sperimentato la separazione. Inoltre, quasi 1/3 di esse (il 29%) non è stato in grado di allattare una volta riunite con i loro bambini, nonostante innumerevoli tentativi. Di contro, fra i bambini allattati le cui mamme Covid positive hanno praticato il contatto pelle-a-pelle e il rooming-in è stato riscontrato un rischio ridotto, non significativo, di ospedalizzazione. Solamente il 7,4% dei neonati di età ≤3 giorni è risultato a sua volta positivo.

Sono questi i dati salienti che emergono dal Covid Mothers Study, un’indagine internazionale che ha coinvolto centinaia di mamme, pubblicata sulla rivista Breastfeeding Medicine, coordinata dall’Harvard Medical School di Boston (Massachusetts - USA) e alla cui realizzazione hanno collaborato, tra gli altri, Iss e Unicef Italia. “Come già confermato dai dati italiani della sorveglianza ItOSS, le madri positive al virus Sars-Cov-2 potrebbero allattare in sicurezza e mantenere il contatto stretto con i loro bambini, secondo quanto raccomandato. Separare le madri dai propri bambini e bambine causa alle madri stesse una condizione di stress e può compromettere l’allattamento – ha dichiarato Angela Giusti, ricercatrice dell’Iss e co-autrice dello studio –. Infatti, per i neonati che non sono stati allattati direttamente al seno e che non hanno avuto un contatto pelle-a-pelle, è risultato meno probabile l’allattamento esclusivo nei primi tre mesi. La nostra ricerca rafforza, quindi, la raccomandazione che l'allattamento dovrebbe continuare ad essere incoraggiato e sostenuto anche in questa era pandemica e che esso è indicato anche per le madri infettate dal Sars-Cov-2".

“Quanto riscontrato nello studio concorda con le raccomandazioni dell’Oms e dell’Unicef su allattamento nelle madri Sars-Cov-2 positive, e sottolinea il diritto di ogni bambino e ogni bambina di stare con i propri genitori, anche se affetti da Covid-19, per non incorrere in stress ulteriore. Il Programma Oms/Unicef degli Ospedali Amici delle Bambine e dei Bambini promuove queste buone pratiche basate sulle prove di efficacia da tempo e siamo lieti che i risultati di questa ricerca e di altre condotte dall’Unicef e dall’Iss rafforzino queste basi scientifiche”, ha sottolineato il presidente dell’Unicef Italia Carmela Pace.


Lo studio
Il Covid Mothers Study è stato uno studio condotto a livello mondiale che mirava a rispondere alle seguenti domande sulle esperienze di maternità delle madri affette da Covid-19: c’è stata separazione dal bambino alla nascita? Le è stato permesso di avere un contatto pelle-a-pelle nella prima ora dopo il parto? Le è stato permesso di allattare direttamente al seno il suo bambino? Le è stato proposto il lavaggio del seno? Ha avuto difficoltà ad allattare? Il suo bambino è risultato positivo all’infezione da Covid-19? In tal caso, qual è stato il decorso della malattia del bambino?
Il campione era composto da 357 madri provenienti da 31 paesi, 129 delle cui erano madri di neonati di età ≤30 giorni. La maggior parte di chi ha risposto proveniva dagli Stati Uniti, dall’Europa o dall’America Latina. Hanno potuto partecipare solo le madri con un’infezione da Covid-19 sospetta o confermata prima del primo compleanno del bambino.

Il questionario anonimo e da compilare a partire dal compimento del primo mese di vita del neonato, è stato disponibile esclusivamente online dal 4 maggio 2020 al 30 settembre 2020 in 10 lingue diverse. Alle madri è stato inoltre chiesto di descrivere l’impatto psicologico della separazione dal bambino per poter stimare l’eventuale effetto di questa pratica molto diffusa nei primi mesi della pandemia.


I risultati preliminari sono stati presentati durante il seminario dell’Associazione italiana di epidemiologia “La pandemia, la salute delle donne e il percorso nascita. Le risposte dall’epidemiologia” del 3 novembre 2020, al convegno internazionale dell’Academy of Breastfeeding Medicine il 6 novembre 2020, e durante la riunione del 3 dicembre 2020 del World Health Organization Covid Infant Feeding-Research Interest Group (CIF-RIG).