29 Settembre 2021

Nadef: spesa sanitaria giù di 5 miliardi entro il 2024

Di NS
La Nota di aggiornamento, licenziata oggi dal Cdm, rassicura: "Con la manovra sarà rafforzato il Ssn e sarà incoraggiata la prevenzione"

di Ulisse Spinnato Vega

"Con la prossima Legge di Bilancio 2022-2024 sarà rafforzato il sistema sanitario nazionale, al fine di migliorare l'accesso alle cure e incoraggiare la prevenzione”. È questo, forse, il passaggio più importante per la sanità della Nadef, la Nota di aggiornamento al Def di aprile, che stamattina è stata approvata in Cdm e che rivede in maniera profonda i saldi di finanza pubblica alla luce del rimbalzo della crescita in corso, ben oltre le attese della primavera scorsa.

Certo, la spesa sanitaria complessiva è destinata nei prossimi anni a diminuire in rapporto al Prodotto interno lordo. Nel dettaglio, dopo aver raggiunto il 7,5% l’anno scorso, quest’anno dovrebbe calare lievemente al 7,3%. “Tale decremento dipende sostanzialmente dall’aumento del Pil visto che nell’anno in corso la spesa sanitaria è attesa crescere del 4,8 per cento in termini nominali per l’attuazione della campagna vaccinale e per il potenziamento dei servizi sanitari”, spiega il documento. Nel biennio 2022-2023, invece, gli oneri a legislazione vigente caleranno del -2,3% medio annuo per via, auspicabilmente, dei minori esborsi connessi alla gestione dell’emergenza epidemiologica. A fine periodo, ossia nel 2024, è prevista una crescita limitata, dello 0,7%, e il ritorno appena sopra la soglia psicologica del 6%, al 6,1% del Prodotto interno lordo. In pratica, la spesa corrente sanitaria a legislazione vigente scenderà dai 129,4 miliardi del 2021 al 124,4 del 2024, cinque miliardi in meno.

In ogni caso, secondo la Nadef, “il sentiero programmatico per il triennio 2022-2024 consentirà di coprire le esigenze per le ‘politiche invariate’ e il rinnovo di svariate misure di rilievo economico e sociale, fra cui quelle relative al sistema sanitario”. Tirando le somme, al comparto sanità sono stati destinati circa 7,4 miliardi nel 2021. Nello specifico è stato finanziato l’acquisto di vaccini anti-Covid e farmaci per la cura dei pazienti (complessivamente 2,8 miliardi nel 2021). Sono state assegnate risorse per 2,5 miliardi nel 2021 per gli interventi di competenza del Commissario straordinario per l’emergenza pandemica. Per rafforzare il piano strategico nazionale per la somministrazione dei vaccini sono stati previsti complessivamente, per l’anno in corso, oltre 0,7 miliardi finalizzati al coinvolgimento nella campagna dei medici di medicina generale, dei medici specialisti ambulatoriali convenzionati interni, dei pediatri di libera scelta, degli odontoiatri, dei medici di continuità assistenziale dell’emergenza sanitaria territoriale e della medicina dei servizi. Senza dimenticare il coinvolgimento delle attività relative alla logistica, allo stoccaggio e alla somministrazione dei vaccini e alle campagne di informazione.

Inoltre, chiarisce la Nota di aggiornamento, “per l’abbattimento delle liste d’attesa sono state prorogate al 31 dicembre 2021 le disposizioni emanate nel corso del 2020 che consentono, ai dirigenti medici e sanitari e al personale del comparto sanità, l’effettuazione di prestazioni aggiuntive; prevedono il reclutamento, in deroga ai vigenti Ccnl di settore, di personale attraverso assunzioni a tempo determinato o attraverso forme di lavoro autonomo, anche di collaborazione coordinata e continuativa e permettono l’acquisto da privati di prestazioni di specialistica ambulatoriale (0,4 miliardi nel 2021)”. Sono state poi aumentate le risorse per agevolazioni finanziarie destinate al potenziamento della ricerca e la riconversione industriale del settore biofarmaceutico e alla produzione di nuovi farmaci e vaccini per fronteggiare in ambito nazionale le patologie infettive emergenti (0,2 miliardi nel 2021).

Infine, il documento contiene anche una fotografia della campagna vaccinale in corso: “L'obiettivo che il Governo si è dato di vaccinare l'80 per cento della popolazione sopra ai dodici anni con doppia dose sarà conseguito nei prossimi giorni; oltre l'83 per cento degli italiani over 12 ha già ricevuto almeno una dose vaccinale e a più del 6 per cento è già stata somministrata una terza inoculazione di richiamo”.