20 Ottobre 2021

"Una buona notizia l’incremento del Fondo sanitario"

Di NS
Tonino Aceti, presidente di Salutequità, commenta le indiscrezioni sulla legge di Bilancio anticipate dall’aprrovazione in Cdm del Dpb: "Ora priorità a nuovi Lea, liste d’attesa, cronicità e personale"

di NS

“La notizia dell’incremento del Fondo sanitario è un’ottima notizia per il Paese e per il Servizio sanitario nazionale, che rappresentando la più grande opera pubblica per la tutela del diritto alla salute, la coesione sociale e un volano per l’economia dell’Italia, ha bisogno di essere sostenuto con fatti concreti come questi”. Così Tonino Aceti, presidente Salutequità, Organizzazione per la valutazione della qualità delle politiche per la salute, commenta le indiscrezioni sulla legge di Bilancio anticipata dall'approvazione in Cdm del Documento programmatico (Dpb). Sono due miliardi in più quelli che andranno in dote al Fondo che salirà quindi a 124 miliardi complessivi nel 2022 e di ulteriori due miliardi sia nel 2023 che nel 2024.

“Per troppo anni - continua Aceti - abbiamo fatto le nozze con i fichi secchi e i risultati catastrofici ce li ha purtroppo presentati tutti il Covid-19. Ora attendiamo di leggere il testo della manovra e vigileremo su eventuali ‘manine’ che negli anni passati infilavano nel testo la famosa 'clausola di salvaguardia' vale a dire quel meccanismo per il quale da un lato si sanciva l’incremento delle risorse per poi, dall’altro, contemporaneamente prevedere la possibilità di tagliarle in corso d’anno per far fronte al famoso ‘equilibrio di finanza pubblica’”. 

“Lavoreremo - aggiunge il presidente di Salutequità - per fa sì che l’incremento del Fondo sia finalizzato anche per rendere esigibili in tutta Italia i nuovi Livelli essenziali di assistenza, al palo da quasi cinque anni, per il recupero delle liste di attesa a seguito della pandemia, per l’attuazione e l’ammodernamento del Piano nazionale della Cronicità e per rafforzare e sostenere al meglio il personale sanitario del nostro Paese". Tutto questo, conclude, “è indispensabile per garantire un Ssn più accessibile, equo e vicino ai bisogni delle comunità. Tutti valori che Salutequità monitora e difende”.