17 Novembre 2021

"Entro giugno i primi dettagli sul nuovo assetto dell’assistenza sanitaria territoriale"

Di NS
Intervista a Domenico Mantoan, Dg Agenas: "L’infermiere di famiglia sarà una figura chiave". Sulla carenza di posti in terapia intensiva: "Non sorprende che manchino ancora risposte contro il Covid"

di Ulisse Spinnato Vega

L’importanza dell’infermiere di famiglia, ma anche il ruolo di Agenas nella sua formazione. Gli obiettivi infrastrutturali rispetto alle nasciture Case della comunità e i buchi nelle dotazioni di posti letto in terapia intensiva, malgrado i 20 mesi di pandemia alle spalle. Nursind Sanità ne parla con il direttore generale dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, Domenico Mantoan, che spiega: “Non abbiamo ancora tutte le risposte al Covid-19, ma abbiamo molti strumenti efficaci”.

Andiamo subito diretti a uno dei punti chiave: Case della comunità. Ce la faremo con la scadenza finale di metà 2026 prevista dal Pnrr? A che punto sono le varie Regioni?
Stiamo lavorando in stretto contatto con il ministero della Salute, i referenti delle Regioni e gli enti del servizio sanitario al fine di tener fede a quanto previsto nel Piano. In particolare rispetto alla Misura 6 Componente 1, ovvero la definizione delle reti di prossimità, strutture e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale, le prime scadenze indicate - sia per la parte di riforma che di investimenti - sono nel giugno del 2022. Al momento non ravviso alcun elemento critico e, anzi, confido che anche prima di tale data sul sito del Governo “Italia Domani” saranno pubblicati tutti i dettagli delle attività da parte delle singole regioni e province autonome.

Cdc ed edilizia sanitaria: anche su questo punto è stata fatta polemica rispetto al rischio di una nuova ondata speculativa. Quante di esse potrebbero richiedere strutture da costruire ex novo?
Per tutta la parte di investimenti relativi all’assistenza territoriale e quindi non solo case della comunità, ma anche centrali operative territoriali e ospedali di comunità, sono in via di definizione obiettivi e numero delle infrastrutture, nonché riparto delle risorse tenendo conto di alcuni principi cardine come ad esempio la dotazione di almeno il 40% a favore delle regioni del Sud del Paese. Sul sito dell’Agenzia abbiamo pubblicato il decreto Mef del 6 agosto 2021, circa la “Assegnazione delle risorse finanziarie previste per l’attuazione degli interventi del Piano nazionale di ripresa e resilienza e ripartizione di traguardi e obiettivi per scadenze semestrali di rendicontazione”, che si rifà ai  macro target regionali da raggiungere concordati in sede europea e riportati all’interno del Pnrr, approvato il 13 luglio 2021. Ricordo, infine, che Agenas ha dedicato un intero numero della sua rivista Monitor per illustrare le varie attività previste nella Missione salute del Pnrr.

Infermiere di famiglia e comunità: vista la inusuale istituzione in norma primaria della figura, non dovrebbe toccare al contratto definirne funzioni e percorso formativo? O basta l’intesa Stato-Regioni?
Il Pnrr indica con molta chiarezza l’importanza della figura dell'infermiere di famiglia e comunità, pensata per promuovere una maggiore omogeneità e accessibilità dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria, favorendo l’integrazione delle diverse figure professionali. La sua attività sul territorio sarà poi determinata a seconda dei modelli organizzativi regionali. Riguardo la formazione, ricordo che con Decreto ministeriale del 17 aprile 2019 è stata ricostituita presso l’Agenzia la Commissione Nazionale per la Formazione Continua, sono certo che svolgerà un ruolo da protagonista per definire obiettivi e strategie.

Parliamo del numero di posti letto disponibili in terapia intensiva rispetto all’obiettivo di 14 ogni 100mila abitanti: nonostante la pandemia duri da 20 mesi, alcune Regioni rimangono sotto la soglia. Su questo fronte quale insegnamento dovrebbe lasciarci il Covid che ancora non abbiamo appreso?
Noi di Agenas cerchiamo di dare il nostro supporto al Ministero, alle Regioni e ai vari enti del Ssn attraverso la pubblicazione aggiornata e costante di vari dati tra i quali quelli di occupazione dei posti letto di terapia intensiva e di area non critica. La malattia da Covid-19 è entrata prepotentemente nelle vite di tutti noi da un periodo relativamente breve.

Ci sta quindi dicendo che c’è ancora strada da fare?
Non deve sorprendere se ancora non abbiamo tutte le risposte necessarie per debellarla definitivamente, ma certamente abbiamo a disposizione molti strumenti per contrastarla efficacemente. La vaccinazione e le misure di prevenzione - distanza, mascherine e igiene delle mani - sono senza dubbio elementi fondamentali.

Per approfondire:
Portale Covid di Agenas