14 Aprile 2022

Nasce al ministero della Salute il tavolo tecnico sulla simulazione in formazione

Di NS
Medici, chirurghi, pediatri e altri esperti insieme per individuare le migliori pratiche esistenti, da sviluppare con il fondo inserito per la prima volta nella legge di Bilancio 2022

di NS

Si è insediato questa mattina al ministero della Salute il tavolo tecnico sulla simulazione in formazione in ambito sanitario, istituito su iniziativa del sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri.

Il tavolo è composto da medici di varie specializzazioni, chirurghi, pediatri, esperti di formazione e simulazione in ambito sanitario ma anche di altri settori, come quello aeronautico: lo scopo è individuare le migliori pratiche esistenti e definire gli obiettivi per l’utilizzo del fondo per la formazione in simulazione, inserito per la prima volta nella legge di Bilancio 2022.

La formazione in simulazione è una metodologia che permette di ricreare le condizioni operative nelle quali si svolgerà l’attività del personale, e consente quindi di valutarne in modo più accurato l’appropriatezza e l’efficacia, nonché di individuare eventuali criticità organizzative.

“Ho fortemente voluto la costituzione del tavolo sulla simulazione in formazione perché sono convinto che possa contribuire a far migliorare notevolmente la qualità delle attività operative e tecniche in ambito sanitario, nonché la capacità comunicativa degli operatori” spiega il sottosegretario Sileri, secondo il quale “il tavolo ci consentirà di definire un piano di azione concreto per l’utilizzo del Fondo per la simulazione, ma è solo un primo passo: l’obiettivo è quello di consolidare e incrementare lo stanziamento negli anni successivi, e di fare dell’Italia una eccellenza mondiale per la simulazione in ambito sanitario”.

Il tavolo di lavoro dovrà concludere le proprie attività entro il 15 luglio 2022, producendo una relazione finale a Sileri ed all’Ufficio di Gabinetto del ministero, al fine di consentire l’avanzamento delle proposte che emergeranno al Governo ed al Parlamento.

Sempre più vicini ai nostri lettori.
Segui Nursind Sanità anche su Telegram