02 Maggio 2022

Cancro al collo dell'utero: con il vaccino Hpv fa sempre meno paura

Di NS
Lo rivela uno studio inglese, pubblicato da The Lancet e ripreso da Oms Europa: il programma di immunizzazione contro il papillomavirus ha quasi eliminato il rischio di forme tumorali

di NS

Il vaccino contro il papillomavirus (Hpv) funziona perfettamente: la buona notizia arriva dall'Inghilterra, uno dei primi Paesi in Europa a introdurre la vaccinazione contro l'Hpv, dove nuovi dati rivelano quanto le campagne  di immunizzazione siano efficaci nel prevenire il cancro cervicale invasivo:  i ricercatori, infatti, hanno scoperto che il programma di immunizzazione Hpv ha quasi eliminato il cancro cervicale nelle donne nate dal 1 settembre 1995 (che sono state vaccinate all'età di 12-13 anni), mentre anche l'incidenza di lesioni cervicali precancerose è stata significativamente ridotta. A metterlo in luce uno studio pubblicato dalla rivista The Lancet, ripreso dall'Oms Europa come ulteriore dimostrazione a sostegno dell'efficacia delle vaccinazioni.

"I vaccini contro il papillomavirus umano (Hpv) sono in uso da 15 anni. Gli studi clinici hanno dimostrato fin dall'inizio che questi vaccini sono sicuri ed efficaci",  sottolinea la sezione europea dell'Organizzazione mondiale della sanità, rimarcando come i Paesi con tassi elevati di copertura vaccinale contro l'Hpv abbiano già dimostrato l'impatto della vaccinazione: riduzioni significative delle infezioni, delle lesioni cervicali precancerose e delle verruche genitali, quest'ultime sia nelle femmine che nei maschi.   

In Europa, a più di 66mila donne viene diagnosticato un cancro del collo dell'utero e più di 30mila muoiono ogni anno: numeri sulla base dei quali l'Oms, considerando "l'ottimo profilo di sicurezza dei vaccini Hpv e l'elevato impatto dimostrato", ritiene "urgente che tutte le ragazze di ogni paese abbiano facile accesso a questa protezione". Nell'ultimo decennio, la Regione europea dell'Oms ha ampliato l'accesso ai vaccini Hpv e la loro diffusione è in aumento. I vaccini sono ora offerti di routine alle ragazze (e in alcuni paesi anche ai ragazzi) di età compresa tra i 9 ei 14 anni in 38 dei 53 paesi della Regione. Nel 2019-2020, venti Paesi hanno vaccinato oltre il 50% delle ragazze adolescenti, mentre otto Paesi sono stati in grado di raggiungere la quota dell'80%.

"La vaccinazione tempestiva è la chiave per prevenirne la successiva diffusione", sottolinea ancora l'Oms Europa: una convinzione rafforzata ulteriormente dai risultati dello studio inglese, che ribadiscono come il cancro cervicale sia una malattia assolutamente prevenibile, nonché curabile se rilevato precocemente e adeguatamente trattato.  Per vincere questa sfida, l'Oms Europa sta sviluppando la "Roadmap per accelerare l'eliminazione del cancro cervicale come problema di salute pubblica nella Regione europea dell'Oms 2022-2030". Questa roadmap delineerà un percorso basato su un accesso universale ed equo alla vaccinazione Hpv, screening appropriati del cancro cervicale, diagnosi tempestive, cure di qualità e cure palliative per tutte le donne. Tutte azioni, secondo l'Oms Europa, che "ci danno l'opportunità di eliminare il cancro al collo dell'utero come minaccia per la salute pubblica".

Sempre più vicini ai nostri lettori.
Segui Nursind Sanità anche su Telegram