20 Maggio 2022

Vaiolo delle scimmie, ecco la mappa globale del virus

Di NS
La Spagna conta 30 casi, la Gran Bretagna 20, il Portogallo 14, prime infezioni anche in Francia e Germania. Ma il morbo è arrivato pure in America e in Australia

di NS

Tre casi in Italia, tutti ricoverati allo Spallanzani di Roma in buone condizioni, e qualche altra decina in Europa e nel mondo. Tanto basta, però, perché i piccoli focolai sparsi del cosiddetto vaiolo delle scimmie tengano in allarme sia l'Unione Europea sia l'Organizzazione mondiale della Sanità, che dovrebbe convocare a breve una riunione urgente di esperti per discutere proprio dell'epidemia, secondo quanto rivela dalla Gran Bretagna il Telegraph.

È la Spagna, al momento, il paese più colpito dal virus, con 30 casi confermati secondo i dati riportati dal ministero della Sanità di Madrid, e tutti localizzati nella capitale. Del resto, anche i tre casi italiani provenivano dalla Penisola Iberica, precisamente dall'arcipelago delle Canarie. Il vicino Portogallo conta invece 14 casi confermati e almeno altri dieci sospetti.

Pure la Gran Bretagna fa segnare ad oggi 20 casi confermati di vaiolo delle scimmie, secondo quanto annunciato dal segretario alla Salute Sajid Javid: l'Ecdc in particolare sottolinea che la prima infezione accertata è stata segnalata proprio dall'Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito, lo scorso 7 maggio, e si ritiene che sia stata importata.

Ma il virus è sbarcato ufficialmente oggi anche in Germania e in Francia, dove si è appena riscontrato il primo caso. In Baviera, il paziente è un uomo che, spiega il Bundeswehr Institute of Microbiology di Monaco, presentava sintomi di lesioni cutanee, una delle principali caratteristiche della malattia. In Francia il paziente zero è un 29enne, che non ha effettuato viaggi recenti nei Paesi più coinvolti attualmente, come la Spagna.

Il portavoce del commissario per la Salute dell'Unione Europea, Stefan de Keersmaecker, ha spiegato oggi a Bruxelles che "stiamo monitorando questa situazione molto da vicino, in stretto contatto con gli Stati membri e i Paesi del Comitato di sicurezza sanitaria che si è riunito all'inizio di questa settimana e che si riunirà di nuovo martedì prossimo". Tuttavia, ha aggiunto, "la probabilità di trasmissione tra gli individui senza stretto contatto è considerata bassa".

Ma ci sono primi casi anche Oltreoceano: un cittadino statunitense, del Massachussets, si è infettato di ritorno dal Canada, come comunicato dal Massachusetts Department of Public Health. Lo stesso Canada ha confermato i primi due positivi da vaiolo delle scimmie nel Paese. E in Australia, nello stato di Vittoria, si è contagiato un uomo di ritorno da un viaggio in Gran Bretagna.

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