Un ponte tra il mondo della sanità e le istituzioni: nasce l'intergruppo bipartisan in Parlamento
Di NS
Oltre 40 tra deputati e senatori pronti ad accogliere richieste e istanze del settore. Liste d'attesa e carenza di medici e infermieri i primi nodi da affrontare

di Marta Tartarini
Il mondo della sanità ha un nuovo interlocutore a cui presentare le proprie istanze, proposte e richieste. Si è costituito oggi, infatti, l'intergruppo "sull'emergenza sanitaria e la ripresa del Paese", su iniziativa del parlamentare della Lega Paolo Tiramani (nella foto). L'obiettivo di deputati e senatori è quello di essere "un mezzo" per creare momenti di confronto e fare sintesi delle diverse questioni che vengono portate alle Camere. Come spiega Tiramani a Nursind Sanità, in occasione della presentazione dell'iniziativa a Montecitorio, "c'è un sistema sanitario da ripensare alla luce della pandemia".
All'intergruppo hanno già aderito oltre quaranta parlamentari di tutti gli orientamenti politici, tra cui Renata Polverini e Fiammetta Modena (Fi), Enza Bruno Bossio (Pd), Fabiola Bologna (Coraggio Italia), Antonio Barboni (Udc), Nadia Aprile (Misto).
Tra i primi temi che si porranno con maggiore urgenza ci sono i ritardi causati dal Covid che hanno interessato le liste di attesa, la carenza storica di medici e infermieri e gli interventi previsti nel Pnrr. Per Tiramani, che ha in progetto di visitare le Asl e le realtà sanitarie del territorio per toccare con mano la situazione, bisogna affrontare il nodo della "carenza dei medici. Il tema non sono tanto - spiega - i laureati in medicina ma gli specializzati. Ma al netto di questo c'è un sistema da ripensare, perchè nella pandemia gli ospedali si sono trasformati in strutture Covid e le liste di attesa si sono allungate a dismisura".
Ora, la sfida è quella di utilizzare al meglio le risorse europee. Il deputato leghista osserva che l'investimento va fatto in particolare in "telemedicina e creando plessi ospedalieri ad hoc, ma pensati alla luce delle differenze dei territori del nostro Paese". Senza dimenticare una opportuna "sinergia tra pubblico e privato. Il cosiddetto modello Lombardia - aggiunge - ormai è stato adottato da diverse Regioni ed è una realtà".
L'intergruppo quindi può fare da tramite tra gli operatori e le istituzioni, chiamate a disegnare la medicina del futuro: "Tanti di noi vengono spesso contattati da associazioni e realtà della sanità che ci portano le loro istanze. Noi vogliamo essere un mezzo per ascoltare il mondo sanitario, uno strumento di confronto per offrire spunti, proposte e anche supporto agli amministratori", conclude il componente della commissione Affari sociali della Camera.