Def, nella risoluzione di maggioranza più risorse per potenziare il Ssn

E' stata approvata oggi nei due rami del Parlamento. Dalla medicina territoriale all'adeguamento delle strutture ospedaliere e ai cicli di specializzazione, ecco gli impegni per il Governo
di NS
C'è anche l'incremento delle risorse per il comparto sanità nella risoluzione di maggioranza al Documento di economia e finanza 2022 approvata oggi nei due rami del Parlamento. L'impegno per il Governo è a "proseguire nell'azione di incremento delle risorse disponibili", che siano esse "finanziarie e professionali, incluso il finanziamento dei cicli di specializzazione, per il potenziamento del Sistema sanitario nazionale".
Tale impegno dovrà riguardare, per la maggioranza, in particolare, "la domiciliarità, la medicina territoriale, l'assistenza e la terapia domiciliare" da una parte. E dall'altra "il potenziamento, l'adeguamento e il rinforzo delle strutture ospedaliere". Ma la risoluzione insiste anche sul "rafforzamento della governance dei distretti socio-sanitari, dando peraltro attuazione all'assistenza territoriale di prossimità con i relativi costi aggiuntivi".
Ad esprimere soddisfazione per l'ok della Camera è soprattutto il Movimento cinque stelle, con i deputati della Commissione Affari sociali che ricordano come soprattutto durante la pandemia di Covid "la stagione dei tagli" si sia rivelata "dannosa", mettendo a rischio "l'accesso alle cure per migliaia di italiani, per questo - sottolineano - è importante il richiamo all'incremento delle risorse disponibili". Cosìcome quello "al finanziamento dei cicli di specializzazione medica e all'incremento delle risorse per il potenziamento della medicina territoriale e della terapia domiciliare che saranno oggetto della riforma contenuta nel Piano nazionale di ripresa e resilienza". Bene anche continuare a investire sulle assunzioni, spiegano i parlamentari Cinque stelle, perchè "dopo la fase più critica della pandemia Covid abbiamo milioni di visite ed esami diagnostici da recuperare". Dal Senato invece è la presidente della commissione Sanità, Annamaria Parente a sottolineare la necessità di "accompagnare il Def con il Pnrr: non dobbiamo mai far calare spesa sanitaria - afferma la senatrice di Italia viva in Aula - perchè la salute è Pil ed è necessario considerare alcune spese come un investimento soprattutto quelle in prevenzione".
Il Documento di economia e finanza varato da Palazzo Chigi e arrivato nelle Aule di Camera e Senato, è bene ricordarlo, prevede una spesa sanitaria in discesa rispetto al Pil fino al 6,2% del 2025, per poi risalire dal 2026 in poi.