Fascicolo sanitario elettronico, dalle Regioni semaforo verde alle Linee guida

Si accelera sul Fse. A regime la svolta riguarderà in primis i cittadini che avranno a disposizione la propria storia sanitaria in un click. Ma anche il lavoro di diagnosi e cura
di NS
L'obiettivo è quello di dotare la nostra sanità di un efficace strumento di diagnosi e cura, grazie anche all'incremento della qualità e quantità dei dati clinici. Ma la svolta riguarderà in primis i cittadini che potranno consultare e avere a disposizione online tutti i documenti digitali riferiti alla propria assistenza sanitaria. Dai referti di esami e visite specialistiche alle ricette, dal pagamento alla prenotazione di prestazioni, fino alla telemedicina: la storia clinica in un click. Fa un nuovo passo avanti il Fascicolo sanitario elettronico (Fse). L'accelerazione è arrivata con il parere favorevole in Conferenza Stato-Regioni alle nuove Linee guida nazionali. C'è da dire che sul potenziamento del Fse punta lo stesso Pnrr tant'è prevede 1,38 miliardi. Con le Linee guida - elaborate dal ministero della Salute di concerto con quello per l'Innovazione tecnologica e la transizione digitale e quello dell'Economia - intanto, l'obiettivo è quello di garantire omogeneità di applicazione sul territorio nazionale.
Il nuovo Fascicolo sanitario elettronico è stato introdotto con il decreto legge numero 4 del 27 gennaio 2022, che ha modificato in profondità la precedente normativa in materia, risalente al 2012, ponendo questo strumento al centro dell'innovazione digitale in sanità, sotto la supervisione dell'agenzia ministeriale Agenas. Il Fse, come detto, offrità servizi ai cittadini, ma agevolerà anche il lavoro degli operatori sanitari (dai medici di famiglia agli specialisti), consentendo loro l'accesso ai dati clinici degli assistiti e la condivisione di informazioni con altri professionisti.
I maggiori dati a disposizione, sottolinea in una nota la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, "offriranno informazioni alle istituzioni sanitarie per definire e attuare politiche di prevenzione, programmazione sanitaria e di governo e agli enti di ricerca informazioni per indirizzare l'attività di ricerca medica e biomedica". I governatori sono inoltre convinti che, rafforzando il Fascicolo sanitario elettronico, il Servizio sanitario nazionale "potrà affrontare con maggiore consapevolezza le sfide strutturali relative al progressivo invecchiamento demografico, al divario territoriale nell'accesso alle cure, contribuendo alla proliferazione di informazioni medico-sanitarie disponibili in rete, alla gestione di campagne di prevenzione e a dare risposte più efficaci alle emergenze sanitarie". Nell'ultima sessione della Conferenza Stato-Regioni, infine, è stato dato anche parere favorevole al decreto per integrare i dati essenziali che compongono lo stesso Fascicolo sanitario elettronico.