Covid, l'Oms non abbassa la guardia: "La pandemia non è finita"

Il direttore generale Ghebreyesus spiega che "i casi sono in calo ma anche il tracciamento. Ci vuole cautela: continuiamo a vaccinare". Vaiolo delle scimmie, i casi sono 550
di NS
La pandemia di Covid-19 non è finita. Lo ribadisce ancora una volta il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, in occasione del briefing stampa dell'Oms dedicato alla situazione globale della salute. Anche se la situazione, grazie ai vaccini, è in netto miglioramento, "noi continuiamo a chiedere a tutti i Paesi di mantenere operativi i servizi di test e sequenziamento, in modo da poter avere un quadro più chiaro di dove si sta diffondendo il virus nel mondo e del modo in cui si sta modificando".
Anche il fatto che i numeri dei contagi si stiano riducendo un po' ovunque, spiega il direttore generale, non deve lasciare del tutto tranquilli perchè "molti Paesi hanno ridotto il numero di test effettuati: i dati vanno interpretati con molta cautela, perchè ovviamente meno test significa anche un minor numero di casi rintracciati". Inoltre la situazione non si presenta ancora uniforme a livello mondiale: mentre in Europa i contagi sono in calo, le segnalazioni e i decessi stanno aumentando nelle Americhe, nella regione del Pacifico occidentale e in Africa".
L'appello di Ghebreyesus dunque è chiaro: "Tutti i Paesi devono continuare a vaccinare gli operatori sanitari, gli anziani e tutti i gruppi di popolazione a rischio".
L'Oms ha fatto anche il punto sull'epidemia di vaiolo delle scimmie, comunicando che ad oggi sono 550 i casi confermati in 30 Paesi in cui il Monkeypox non è endemico. "La situazione si sta evolvendo e prevediamo che continueranno ad aumentare", ha detto Ghebreyesus. "E' probabile che la trasmissione sia iniziata da un po' di tempo senza essere stata rilevata, quindi chiediamo agli Stati interessanti di rafforzare la sorveglianza e il tracciamento. E' una malattia che non va sottovalutata, perchè anche se in genere l'evoluzione è positiva non mancano anche casi gravi".
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