27 Giugno 2022

I medici dirigenti e gli obiettivi per il prossimo contratto

Di NS
I medici dirigenti e gli obiettivi per il prossimo contratto
Valorizzazione economica, ma anche garanzie di sicurezza clinica e lavorativa: i paletti di Anaao

di NS

I prossimi quattro anni, presumibilmente in molti settori della vita pubblica, saranno caratterizzati da un forte fermento politico-progettuale a livello nazionale, per gli stimoli innovativi indotti dal Pnrr e dalla progettualità europea. Per questo, secondo l'Associazione nazionale dei medici dirigenti, il rinnovo del contratto nazionale, atteso dal 2019 "deve essere un ampio progetto politico-contrattuale con la finalità di raggiungere in più anni, e probabilmente in più Ccnl, gli obiettivi mediante strumenti sia contrattuali che legislativi". E soprattutto, deve essere oggetto immediatamente di una ripresa delle trattative.

E' la posizione espressa oggi da Anaao, che in occasione del 25esimo Congresso nazionale ha stilato una serie di obiettivi che la politica deve oggi perseguire "per costruire un modello che favorisca le condizioni di benessere lavorativo, al passo con i tempi, che tenga anche conto della pressione ultimamente esercitata sugli Ospedali e dai paradigmi determinati dalla pandemia da Covid-19".

L'obiettivo principale del prossimo contratto dovrà essere, secondo il sindacato, la valorizzazione economica della dirigenza del ruolo sanitario, prevedendo finanziamenti aggiuntivi adeguati e remunerazioni più gratificanti delle le attività più disagiate, pericolose, che debordano i carichi di lavoro ordinari e le diverse posizioni della carriera adeguandole all'elevato carico di responsabilità affidate e alla sua strategicità.

Per Anaao bisognerà poi investire sulle relazioni sindacali affinchè siano uno strumento di lavoro con cui viene agito il rapporto tra le organizzazioni sindacali e le amministrazioni. Oltre ad essere solide e correttamente fruibili da ambo le parti "dovrebbero prevedere una implementazione delle materie di oggetto con particolare riguardo alle problematiche connesse all'organizzazione del lavoro".

E' necessario poi il ricorso all'Istituto nazionale della interpretazione autentica e la costituzione di un Comitato paritetico di garanzia al fine di limitare al massimo i contenziosi interpretativi e per garantire la certezza e correttezza dell'attuazione delle disposizioni contrattuali a tutti i livelli e superare quindi i contenziosi interpretativi.

Inoltre, è necessario il riconoscimento delle attività lavorative disagiate, definendo i limiti di carico di lavoro e di disagio lavorativo e garantendo sicurezza clinica e lavorativa all'interno dell'organizzazione del lavoro. Il tutto con il riconoscimento della retribuzione del lavoro straordinario prestato.

Infine, a sentire i medici dirigenti, occorre il superamento della staticità di carriera: l'introduzione del cosiddetto "ascensore professionale", spiegano, "permetterebbe di ridurre ulteriormente il gap fra la carriera a profilo gestionale e la carriera a profilo professionale introducendo prospettive di promozione maggiori".

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