Covid, Speranza non cambia rotta: "Responsabilità e vaccino"

Il ministro della Salute sulle mascherine: "Rimane la forte raccomandazione, bisogna collaborare". Il direttore generale della Prevenzione Rezza rinnova l'appello alla dose di richiamo per i fragili
di NS
Sulle mascherine per ora non cambia nulla: lo aveva anticipato il sottosegretario Andrea Costa, lo stabilisce il protocollo siglato ieri riguardo i luoghi di lavoro, lo ribadisce il ministro della Salute Roberto Speranza da Napoli, che respinge alcune critiche dei governatori come quella del presidente della Campania Vincenzo De Luca, che ha parlato di "sanità in stato confusionale". Per il Governo, spiega il ministro in visita al penitenziario di Nisida, "le mascherine sono e restano un presidio molto rilevante", ma ormai dall'obbligo siamo passati "a una raccomandazione forte da parte del Governo e delle Istituzioni". Con buona pace dell'appello a valutare il ritorno all'obbligo dei dispositivi nei luoghi chiusi indirizzato a Palazzo Chigi dall'assessore alla Sanità del Lazio Alessio D'Amato.
E l'aumento dei contagi non farà deviare l'esecutivo da questa strada ripristinando l'obbligatorietà. Piuttosto, secondo Speranza, "ora è il momento della responsabilità di tutti, e dalle Istituzioni ci aspettiamo serietà e rigore". Speranza ricorda che l'obbligo di fatto rimane in alcuni luoghi più sensibili, come mezzi di trasporto, strutture sanitarie, Rsa e ospedali.
Questo però non vuol dire che "la battaglia sia definitivamente vinta, bisogna tenere alto il livello di attenzione anche se le terapie intensive non si stanno ancora riempiendo. Continuo a insistere soprattutto sui più fragili e su chi ha più di 80 anni, è importante fare subito la seconda dose di booster e non aspettare l'autunno".
Autunno che, assicura Speranza, sarà migliore di quelli passati, che furono contraddistinti da un rapido aumento dei contagi dopo estati relativamente tranquille: "Stavolta abbiamo gli anticorpi monolocali, abbiamo farmaci antivirali ed i vaccini. E ci aspettiamo per l'autunno un vaccino adattato alle nuove varianti".
Tutto sotto controllo, dunque? Non per De Luca. In una diretta Facebook, infatti, lamenta che "i posti letto riservati a pazienti Covid sono già in larga misura occupati e questo vuol dire che dobbiamo ridefinire il piano Covid per la nostra sanità". E poi attacca il Governo "che non ha provveduto a rifinanziare i medici, gli infermieri delle Usca (le Unità speciali di continuità assistenziali, ndr), abbiamo dovuto fare noi come Campania una proroga a carico della Regione fino al 31 agosto per non mandare a casa i dipendenti. Sono cose vergognose. E' come se noi il ministero della Salute non lo avessimo. Sembrano in confusione totale. Ancora oggi non è stato ancora definito l'obbligo dell'uso delle mascherine negli uffici pubblici. Abbiamo la sensazione di navigare a vista".
Intanto Gianni Rezza, direttore generale della prevenzione del ministero della Salute, nell'aggiornamento settimanale, se ammette che "abbiamo una decisa crescita dell'occupazione dei posti di area medica", precisa anche: "Noi continuiamo a monitorare con molta attenzione la situazione. E i cittadini sanno quando utilizzare la mascherina". Certo, però, "è bene fare un richiamo alla cautela: invitiamo tutti coloro che sono in condizioni di particolare fragilità ad effettuare una dose vaccinale di richiamo".