04 Luglio 2022

Vaccino antinfluenzale, l'appello degli esperti: "Va rafforzata la campagna informativa"

Di NS
Vaccino antinfluenzale, l'appello degli esperti: "Va rafforzata la campagna informativa"
Per gli over 65 la copertura resta al di sotto della quota ottimale del 75%. Sabrina Nardi (Salutequità): "Servono percorsi integrati, vaccinazioni domiciliari e negli studi medici"

di NS

L'influenza è una malattia respiratoria complessa che colpisce in maniera grave gli anziani e i pazienti fragili. Studi scientifici recenti dimostrano l'importanza della vaccinazione ad alto dosaggio, come prevenzione rispetto alle complicanze gravi e alle ospedalizzazioni che comportano spesso anche un aggravio significativo dei costi a carico dei sistemi sanitari regionali e nazionale. E' questo in sintesi il messaggio emerso nel corso dell'ultimo appuntamento della campagna di prevenzione "Vaccinare è proteggere", che ha riguardato le Regioni Puglia, Campania e Sicilia. Un occasione di confronto organizzata dal gruppo farmaceutico Sanofi per "migliorare l'attuale piano di vaccinazione antinfluenzale, garantendo una diffusione capillare e in piena sicurezza".

Un'esigenza che si pone guardando soprattutto al fatto che i dati nazionali relativi alla copertura vaccinale degli over 65 nella stagione 2020-21, in cui la richiesta di dosi di vaccino da parte delle Regioni è stata eccezionalmente alta, restano comunque al di sotto della copertura minima ottimale del 75% indicata dall'Oms e dal ministero della Salute, sottolineano i promotori dell'iniziativa, e risultano molto disomogenei a livello regionale, toccando un minimo di 41% nella Provincia autonoma di Bolzano.

Stefania Maggi, docente presso il Cnr - Istituto di Neuroscienze Invecchiamento di Padova, sottolinea il ruolo della vaccinazione ad alto dosaggio come "arma preziosa particolarmente adatta alla popolazione anziana immunodepressa. La sua forza - spiega - è dettata dal fatto di essere l'unica ad aver dimostrato non solo di proteggere dall'infezione, ma è anche di ridurre le ospedalizzazioni sia associate all'influenza sia alle complicanze cardio-polmonari". Non a caso "i principali studi internazionali degli ultimi dieci anni ci dicono che questo vaccino ha un'efficacia del 24% superiore al vaccino standard anche in termini di riduzione dei ricoveri". In Italia, aggiunge, "sappiamo che la popolazione ha un alto tasso di invecchiamento. L'influenza è tutt'altro che banale e quest'anno ci aspettiamo un'incidenza superiore rispetto agli ultimi anni pertanto invitiamo i cittadini ad usare questi vaccini che sono molto efficaci per proteggere non solo la nostra salute, ma anche per generare un impatto sul risparmio per la sanità pubblica".

A sottolineare l'impatto economico dell'influenza è invece Francesco Costa, Associate Professor of Practice Sda Bocconi School of Management: "L'influenza è una patologia che crea delle conseguenze sul sistema sanitario molto complesse da analizzare. Esiste un costo sociale della malattia anche se non ci sono analisi di scenario. I dati che abbiamo ci dicono che l'impatto dell'influenza sui costi diretti è di circa 1,3 miliardi di euro. Il 14% di questi costi è associato alle fasce più fragili".

Sabrina Nardi, consigliere di Salutequità, illustra infine i dati relativi alla copertura antinfluenzale delle tre Regioni coinvolte, sottolineando come, nonostante il miglioramento registrato nelle ultime campagne, la Puglia (61,1%) sia ancora sotto la media nazionale (65,3%), mentre la Campania è al 66,1% e la Sicilia al 75,3%, con un +15,9% di differenza rispetto alle ultime due campagne anti-vaccinali. "Bisogna fare di più, vanno pensati percorsi integrati, vaccinazioni domiciliari, negli studi dei medici di famiglia, non possiamo permetterci di lasciare indietro nessuno. La vaccinazione è parte integrante del percorso di salute e di cura".

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