18 Luglio 2022

Covid, Ecdc gela tutti: "I casi e i tassi di mortalità aumenteranno"

L'agenzia Ue: "Non ci sono prove di maggiore gravità di BA.4 e BA.5, ma l'incremento della trasmissione in età avanzata fa crescere le malattie serie". E poi: "Spingere su secondo booster subito"

Di U.S.V.
Covid, Ecdc gela tutti: "I casi e i tassi di mortalità aumenteranno"

“Sebbene i tassi di mortalità nell’Ue siano rimasti stabili nelle ultime cinque settimane, i modelli epidemiologici” indicano “che sia i tassi di notifica dei casi che i tassi di mortalità aumenteranno”. Arrivano come una doccia gelata le parole dell’Ecdc (European centre for disease prevention and control) proprio nel momento in cui Omicron 5 sembra aver superato il suo picco, almeno in Italia, ed inizia la curva discendente.

 

“Attualmente, non ci sono prove di una maggiore gravità della malattia causata da BA.4 e BA.5 rispetto ai Covid BA.1 e BA.2, ma l’aumento della trasmissione tra i gruppi di età più avanzata sta iniziando a provocare una malattia grave. Al 10 luglio 2022, 12 Paesi hanno segnalato una tendenza all’aumento dei ricoveri/occupazioni in ospedale o in terapia intensiva rispetto alla settimana precedente“, aggiungono gli esperti dell’agenzia dell’Unione europea. In ogni caso i contagi “rimangono elevati e sono in aumento nelle ultime 5 settimane”, per cui si segnala “l’inizio di un’ondata diffusa guidata dalle varianti di interesse (VOC) BA.4 e BA.5”.

 

Poi il capitolo vaccini. Secondo Ecdc, “le persone di età superiore ai 60 anni e con comorbilità sottostanti rimangono a maggior rischio di malattia grave. I modelli matematici suggeriscono chiari vantaggi di un primo lancio di un secondo booster per proteggere le persone di età superiore ai 60 anni”. Dunque, non c’è da perdere tempo e “l’introduzione anticipata del secondo richiamo dovrebbe essere presa in considerazione non solo per la popolazione di età pari o superiore a 80 anni, ma anche per gli adulti di età compresa tra 60 e 79 anni e gli individui con patologie pregresse indipendentemente dall’età per prevenire malattie gravi e salvaguardare il sistema sanitario”.

 

La commissaria Ue alla Salute, Stella Kyriakides, rincara: “Le infezioni sono di nuovo in aumento in tutta l’Ue e con questo aumento stiamo anche assistendo a un aumento dei casi gravi, dei ricoveri ospedalieri, dell’occupazione in terapia intensiva e della mortalità. Dobbiamo agire ora”. E poi aggiunge: “Ribadisco ancora una volta il mio invito a tutti coloro che non hanno ancora assunto tutte le dosi raccomandate di assumerle urgentemente, compresi i primi booster per tutti e i secondi booster per i 60 anni o più, nonché coloro che sono vulnerabili”.

 

In questa fase della pandemia, molti Paesi stanno riconsiderando il loro approccio alla sorveglianza del Covid. Con le considerazioni operative per la sorveglianza dei virus respiratori in Europa, l’Ecdc punta quindi a fornire ai Governi una guida operativa concreta per la transizione verso una sorveglianza integrata sostenibile degli stessi virus respiratori. In ogni caso, concludono gli esperti dell’agenzia europea, “i Paesi dovrebbero pianificare un potenziale upscaling dei test per i virus dell’influenza e Sars-CoV-2, se necessario, in risposta all’emergere di una nuova variante preoccupante Sars-CoV-2 o variante influenzale”.

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