19 Luglio 2022

Covid, l'Oms avvisa l'Europa: "Arriveranno stagioni complicate"

Pubblicata la strategia per l'autunno e l'inverno. Il direttore regionale Kluge: "Avanti con vaccini e prevenzione, agire subito o sarà troppo tardi"

Di NS
Covid, l'Oms avvisa l'Europa: "Arriveranno stagioni complicate"

In vista delle prossime stagioni autunnali e invernali, l’Oms prevede ulteriori aumenti di forme acute di Covid19, oltre che un generale aumento di infezioni, ricoveri e decessi. E’ quanto afferma un documento pubblicato oggi dalla sezione europea dell’Organizzazione mondiale per la Sanità, il cui direttore Hans Kluge avvisa che “se aspettiamo l’autunno per agire sarà troppo tardi”.

 

Il lancio di efficaci vaccini contro la malattia da coronavirus 2019 in Europa ha protetto le popolazioni dagli esiti gravi di Sars-CoV-2 – premette il documento – tuttavia, l’età avanzata rimane il fattore di rischio più forte per esiti gravi da Covid, compresa la morte. Per questo, secondo il direttore regionale Hans Kluge, “è ora necessario rilanciare gli sforzi di mitigazione e risposta, per essere pronti a rispondere a un maggiore onere per il sistema sanitario nei prossimi. Tutti i Paesi dovrebbero adottare misure per ottimizzare l’uso di risorse sanitarie pubbliche limitate, e garantire che i servizi sanitari siano mantenuti a un livello massimo di efficienza durante il probabile periodo di risalita del contagi”. 

 

L’Oms Europa invita dunque i Paesi membri a rafforzare la sorveglianza, incrementare le campagne di comunicazione del rischio, coinvolgere le comunità negli interventi di salute pubblica, incoraggiare la responsabilità individuale e sociale dei cittadini. 

 

La raccomandazione principale dell’Oms Europa rimane quella dell’utilizzo dei vaccini, “somministrando dosi aggiuntive a gruppi prioritari” come anziani e persone fragili sopra i 5 anni di età. Ma fondamentale sarà continuare a indossare la mascherina al chiuso e sui trasporti pubblici, ventilare spazi pubblici e affollati e applicare rigorosi protocolli terapeutici a coloro che sono a rischio di malattie gravi, potenziare il tracciamento. Inoltre, “ulteriori misure di salute pubblica e sociali dovrebbero basarsi su una valutazione di epidemiologia e sul contesto locale”.

 

L’Oms incoraggia i Paesi europei “a rafforzare tutte le pratiche di prevenzione e controllo delle infezioni nelle strutture sanitarie e di assistenza a lungo termine” anche per evitare che, come nella fase acuta della pandemia, un aumento dei casi possa comportare anche l’interruzione o un forte rallentamento degli altri servizi essenziali, come screening e terapie oncologiche.  

 

Infine, l’Oms sottolinea che la condizione post-Covid (cosiddetta long-Covid) richiede un’attenzione e un’azione urgenti: sarà necessario infatti “accelerare la ricerca, rafforzare la sorveglianza e il monitoraggio; sviluppare un modello di assistenza multidisciplinare e individualizzata e fornire assistenza riabilitativa e mentale a lungo termine per supportare il recupero e il benessere delle persone colpite”. 

 
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