15 Luglio 2022

Vaccini, l'Europa si muove anche per il vaiolo delle scimmie

Oggi in Italia le prime 5.300 dosi dopo l'accelerazione del virus. E per l'Eurosurveillance la trasmissione avviene anche tramite saliva

Di NS
Vaccini, l'Europa si muove anche per il vaiolo delle scimmie

Arrivano oggi in Italia le prime consegne di vaccini contro il vaiolo delle scimmie, per l’esattezza 5.300 dosi iniziali. Ad annunciarlo è stata la commissaria Ue per la Salute, Stella Kyriakides, ammettendo la preoccupazione della Commissione per i 6mila casi registrati nell’Unione europea, in aumento del 50% rispetto alla scorsa settimana. La commissaria ha assicurato che attraverso la Health Preparedness and Response Authority (Hera) sono già state acquistate 110mila dosi di vaccino per tutti gli Stati membri, e che altre consegne arriveranno nelle prossime settimane.

 

Sono oltre 9mila, ad oggi, i casi di monkeypox confermati in 57 diversi Paesi del mondo. E ora uno studio dell’Eurosurveillance, la rivista che fa capo all’Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, suggerisce che il vaiolo delle scimmie potrebbe trasmettersi anche tramiti liquidi corporei come la saliva, e non solo tramite lesioni infette, come si è ritenuto finora.

 

Partendo dall’analisi di sette casi diagnosticati nel Regno Unito tra il 2018 e il 2021, che avevano rivelato il rilevamento prolungato del Dna del virus nei tamponi nasofaringei, nelle urine e nei campioni di sangue, e di quattro casi in Italia ,dall’attuale focolaio in cui il virus era stato rilevato nello sperma, nelle feci e nella saliva, gli studiosi di Eurosurveillance hanno provato a comprendere meglio il possibile ruolo di diversi fluidi corporei nella trasmissione della malattia studiando 12 pazienti a Barcellona.

 

“È importante sottolineare – spiega l’Eurosurveillance – che il virus è stato rilevato nella saliva di tutti i 12 pazienti studiati e, in alcuni casi, a elevate cariche virali. Inoltre, gli altri campioni clinici testati sono risultati frequentemente positivi al virus: in 11 casi su 12 sono risultati positivi i tamponi rettali, in 10 casi i tamponi nasofaringei, in 9 casi le urine, in 8 casi le feci e in 7 casi lo sperma”.

 
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