21 Luglio 2022

Non solo Covid, i pediatri: "Bisogna prepararsi ai vaccini per la prossima influenza stagionale"

Il presidente Fimp Antonio D'Avino lancia l'allarme: "Il virus invernale sarà molto aggressivo e le nostre difese naturali si stanno riducendo"

Di NS
Non solo Covid, i pediatri: "Bisogna prepararsi ai vaccini per la prossima influenza stagionale"

“Le Regioni siano pronte per la prossima influenza stagionale. Al momento il ritardo negli approvvigionamenti dei vaccini sembra ignorare i segnali che giungono dall’emisfero australe: un virus aggressivo, peraltro con un numero di casi già oltre la media degli ultimi cinque anni”. A lanciare l’allarme è Antonio D’Avino, presidente della Federazione italiana medici pediatri (Fimp), alla luce dei dati provenienti in queste ore da Australia e Argentina. In tempo di Covid-19 la minore circolazione dell’influenza, prosegue, “grazie a mascherine e norme igieniche, ha ridotto le difese naturali anche dei più piccoli. Comprendiamo che in piena estate possa sembrare incongruo, ma dobbiamo pensare all’inverno: possiamo programmare ed evitare di andare nuovamente in emergenza”.

 

Secondo D’Avino le vaccinazioni contro il Covid-19 sono attualmente prioritarie, ma “dobbiamo pensare al futuro. Rinnoviamo l’appello affinché la profilassi anti-influenzale universale sia considerata indispensabile per tutta l’età pediatrica. Cerchiamo di pensare in prospettiva, quando sarà nuovamente complesso, con una nuova possibile ondata di Covid-19, procedere con una diagnosi differenziale, soprattutto nel setting territoriale”.

 

Il presidente della Fimp ricorda poi che “come rivelano i dati dell’Istituto superiore di sanità, la frequenza con cui in Italia insorgono casi di influenza, in epoca pre-Covid, si aggirava mediamente intorno al 9% annuo della popolazione generale. Nella fascia d’età 0-14 anni, che è sempre stata quella più colpita, l’incidenza, mediamente, era pari a circa il 26% e tra le persone considerate ad alto rischio di complicanze, ci sono anche i bambini fra i 6 mesi e i 5 anni. L’aggravamento più comune - aggiunge - è la sovrapposizione di un’infezione batterica a carico del sistema respiratorio (bronchite o polmonite), dell’apparato cardiovascolare (miocardite), del sistema nervoso e dell’orecchio (otite e sinusite). Secondo le stime dei ricercatori dell’Iss, ogni anno muoiono circa 8mila persone in Italia a causa delle complicanze dell’influenza stagionale (con punte di 12mila decessi in alcune annate)”.

 

“Il nostro rapporto di fiducia con le famiglie - conclude D’Avino – ci consente di avviare sin da subito una campagna di informazione sui rischi che corrono i bambini non sottoposti a vaccinazione. La stessa Organizzazione mondiale della sanità ha raccomandato di far coincidere i bilanci di salute con le somministrazioni vaccinali. Noi siamo pronti. La prevenzione è nell’interesse delle famiglie, ma anche della sostenibilità dell’interno Servizio sanitario nazionale, già messo a dura prova dalla gestione del Covid-19. È un tema di sanità pubblica che non può restare inevaso. Serve, proprio adesso, un’azione incisiva e lungimirante da parte delle istituzioni”.

 

 

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