Contratto sanità, "La firma definitiva entro fine settembre"
Lo annuncia il presidente Aran, Antonio Naddeo: "Adesso l'ipotesi è al controllo di Mef e Dipartimento Funzione pubblica", poi il passaggio in Cdm e Corte dei Conti

La firma definitiva dell’ipotesi di contratto per il comparto sanità - sottoscritta dai sindacati lo scorso 15 giugno e che riguarda circa 700mila unità di personale - potrebbe arrivare entro la fine di settembre. Ad annunciarlo, in un post sul suo blog, è Antonio Naddeo. In effetti, già il 27 luglio scorso, intervistato da Nursind Sanità, il presidente dell’Aran aveva rassicurato gli infermieri e gli altri dipendenti del comparto, escludendo ritardi legati alla crisi di governo e al voto anticipato e chiarendo come l’approvazione del contratto in Consiglio dei ministri fosse “ordinaria amministrazione”.
Sul suo blog, quindi, scrive: "Attualmente l’ipotesi è al controllo del ministero dell’Economia e delle Finanze e del Dipartimento della funzione pubblica. Il Mef ha richiesto prima della pausa estiva alcuni chiarimenti tecnici in ordine agli oneri del contratto. L’Aran ha già risposto". "Una volta avuto il parere positivo - spiega Naddeo - l’ipotesi di accordo dovrà passare in Cdm e poi alla Corte dei Conti. Penso che la firma definitiva, salvo imprevisti, potrà avvenire entro fine settembre".
Nel dettaglio, inoltre, il presidente dell’Aran sottolinea che "gli arretrati calcolati fino al mese di ottobre 2022 ammontano: da 2.268,41 euro a 3.135,49 euro a per tutto il personale secondo della posizione economica di appartenenza; per il personale infermieristico (l’indennità infermieristica) da 3.775,45 euro a 4.736,87 euro; per il personale sanitario non infermieristico (indennità tutela malato) da 3.175,75 euro a 4.039,69 euro". Quindi, parla anche delle innovazioni contenute nell’accordo che innanzitutto "ha operato una revisione del sistema di classificazione del personale prevedendo cinque aree di inquadramento ed accogliendo la recente innovazione legislativa di un’area di elevata qualificazione".
"Nell’ambito del sistema di classificazione -prosegue Naddeo - abbiamo previsto una rivisitazione del sistema degli incarichi, aumentandone la rilevanza e basandolo sui principi di maggiore responsabilità e di impegno realmente profuso. La valorizzazione del merito e della prestazione professionale sono finalizzati a promuovere lo sviluppo professionale, mediante il riconoscimento dell’autonomia operativa volta ad una efficace organizzazione aziendale e al raggiungimento degli obiettivi di salute previsti dalla programmazione sanitaria e sociosanitaria nazionale e regionale".
"Novità importante – si legge sul blog - è il nuovo regime delle progressioni economiche orizzontali basato su 'differenziali economici di professionalità' da intendersi come incrementi stabili del trattamento economico. I differenziali sono finalizzati a remunerare il maggior grado di competenza professionale progressivamente acquisito dai dipendenti, nello svolgimento delle attribuzioni proprie dell’area di classificazione".
Anche il sistema delle relazioni sindacali ha visto "una significativa revisione nella prospettiva di un ampliamento del rilievo dei moduli partecipativi dell’informazione e del confronto e con una valorizzazione dell’Organismo paritetico per l’innovazione".
"Modifiche sostanziali anche per le norme sul rapporto di lavoro, dove abbiamo cercato di trovare un equilibrato rapporto tra l’estensione dei diritti dei lavoratori e la salvaguardia delle esigenze organizzative e funzionali delle Aziende ed Enti.
Rilievo assume inoltre la nuova disciplina del lavoro a distanza nelle due tipologie di lavoro agile, previsto dalla legge 81/2017 e lavoro da remoto, che sostituiscono la precedente tipologia del telelavoro".
Sul piano del trattamento economico, scrive infine il numero uno dell’Aran, "l’accordo riconosce – a decorrere dall’1/1/2021 – un incremento medio a regime degli stipendi tabellari di 91 euro medi per 13 mesi ed una rivalutazione dei Fondi destinati alla contrattazione integrativa di 12 euro mese per 13 mensilità. Per l’applicazione del nuovo sistema di classificazione professionale è stato inoltre previsto un ulteriore impegno finanziario delle aziende e degli enti del comparto di 13 euro mese per 13 mensilità.
Al fine di valorizzare il ruolo di alcuni specifici profili del ruolo sanitario e socio-sanitario, l’ipotesi di contratto, in applicazione di alcune disposizioni previste nelle ultime due leggi di Bilancio, istituisce l’indennità di specificità infermieristica per i profili di infermiere, l’indennità di tutela del malato e promozione della salute per altri profili del ruolo sanitario e socio-sanitario ed una specifica indennità destinata al personale operante nei servizi di pronto soccorso.
Considerando anche le nuove indennità – conclude - l’accordo raggiunto consentirà di riconoscere incrementi medi, calcolati su tutto il personale del comparto, di circa 175 euro medi mese, corrispondenti ad una percentuale di rivalutazione del 7,22%".
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