08 Settembre 2022

Covid, Gimbe bacchetta il Governo: "Non c'è nessun piano di preparazione per l'autunno-inverno"

E sulla quarta dose: "Al più presto per over 60 e fragili con qualunque vaccino disponibile, senza attendere ulteriormente"

Di NS
Covid, Gimbe bacchetta il Governo: "Non c'è nessun piano di preparazione per l'autunno-inverno"

Sebbene i numeri del Covid siano tutti in calo, come attesta il report  Gimbe (nella settimana 31 agosto-6 settembre rispetto alla precedente, nuovi casi e decessi giù rispettivamente del 17,3% e del 22,1%), la Fondazione guarda all’autunno e bacchetta il Governo: "In contrasto con le raccomandazioni degli organismi internazionali di sanità pubblica l’Esecutivo in carica non ha ad oggi predisposto alcun piano di preparazione per il prossimo autunno-inverno”, afferma il presidente Nino Cartabellotta. “Peraltro, il monitoraggio indipendente sulle proposte dei partiti relative alla sanità realizzato dalla Fondazione Gimbe, documenta che la gestione della pandemia e della campagna vaccinale rimangono ai margini delle proposte elettorali. Il rischio è di trovarsi, per l’ennesima volta, in piena stagione autunnale ad inseguire il virus compromettendo la salute delle persone più fragili e generando ritardi nell`assistenza sanitaria ordinaria".

Quanto ai vaccini, inoltre, il numero uno dell’ente osserva: "Considerato che Omicron BA.1 non circola più in Italia e che i vaccini aggiornati a BA.4 e BA.5 sono in dirittura di arrivo, il ruolo di questo primo vaccino aggiornato" e autorizzato dall'Aifa lo scorso 5 settembre "sembra marginale, anche perché non disponiamo di prove di efficacia sull’infezione e, soprattutto, sulla malattia grave. Quello che è davvero importante per over 60 e fragili è fare al più presto la quarta dose con qualunque vaccino disponibile, senza attendere ulteriormente. La popolazione generale che deve completare il ciclo primario con la terza dose può optare per il vaccino 'tradizionale', per quello aggiornato a BA.1, oppure attendere quello sviluppato per BA.4 e BA.5, la cui approvazione Ema è prevista per metà settembre".

Lo scorso 5 settembre 2022, ricorda Gimbe, l’Aifa ha dato il via libera in Italia ai vaccini bivalenti Pfizer e Moderna, aggiornati alla variante Omicron BA.1, già approvati da Ema come booster per tutti gli over 12. La dose booster può essere somministrata dopo almeno tre mesi dal completamento del ciclo vaccinale primario o dalla terza dose. Rispetto al vaccino monovalente originale, quello aggiornato induce una maggiore risposta anticorpale sia nei confronti di Omicron BA.1 che di BA.4 e BA.5, con un profilo di sicurezza sovrapponibile.

Per quanto riguarda le quarte dosi, secondo quanto disposto dalla circolare del ministero della Salute dell’11 luglio 2022, la platea di persone candidate a ricevere il secondo richiamo (quarta dose) - da effettuare dopo almeno 120 giorni dalla terza dose (primo richiamo) o dall’infezione post terza dose - è di oltre 17,1 milioni di persone, di cui più di 1,89 milioni non eleggibili nell’immediato in quanto guarite da meno di 120 giorni e 2,3 milioni che l’hanno già ricevuto: sono dunque quasi 13 milioni le persone che dovrebbero riceverlo subito. Al 7 settembre (sono state somministrate 2.323.573 quarte dosi, con una media mobile di 10.656 somministrazioni al giorno (settimana 31 agosto-6 settembre), in calo rispetto alle 12.652 della scorsa settimana (-15,8%) (figura 16).

In base alla platea ufficiale (n. 17.140.056 di cui 5.480.919 della fascia 60-69 anni, 4.425.006 della fascia 70-79 anni, 3.691.879 di over 80, 3.454.153 pazienti fragili e 88.099 ospiti delle Rsa che non ricadono nelle categorie precedenti), aggiornata al 27 luglio, il tasso di copertura nazionale per le quarte dosi è del 17,7% con nette differenze regionali: dal 6,6% della Provincia Autonoma di Bolzano al 33,7% del Piemonte.

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