14 Settembre 2022

Verso il voto – I progressisti: "Stop al tetto di spesa per il personale e risorse mai sotto il 7% del Pil"

L'appello del segretario Pd Letta alla destra: "Dicano che le campagne vaccinali devono continuare"

Di NS
Verso il voto – I progressisti: "Stop al tetto di spesa per il personale e risorse mai sotto il 7% del Pil"

Abolizione del tetto di spesa per il personale sanitario, ma soprattutto l’impegno perché non scenda mai sotto il 7% del Pil. Sono due capisaldi del programma elettorale targato progressisti e su cui oggi, dopo aver incontrato i rappresentanti degli Ordini professionali del comparto, si sono soffermati al Nazareno il segretario del Partito democratico, Enrico Letta,e il ministro della Salute e segretario di Articolo uno, Roberto Speranza, insieme alla responsabile sanità dem, Sandra Zampa,e alla deputata del Pd ex ministra della Salute, Beatrice Lorenzin.  

L’inquilino del Nazareno ha insistito innanzitutto sulla necessità che si faccia chiarezza sul Covid e la campagna di immunizzazione: "Siamo usciti dall’incubo Covid grazie all'assunzione di responsabilità di tutti e chiediamo a tutti i partiti e leader di dire la verità agli italiani, di dire che le campagne vaccinali devono continuare". Per Letta "chi non lo dirà si fa complice dell'ambiguità e della strizzata d'occhio a no vax anti green pass che hanno fatto male al nostro Paese. Noi prendiamo l'impegno che i vaccini siano il perno della strategia anche in futuro per debellare il Covid e le sue varianti e ci aspettiamo che gli altri non siano ambigui. Finora a destra – è stata la stoccata -  c'è stata tanta ambiguità, noi chiediamo di essere molto chiari".

Quindi, Letta  si è soffermato sul nodo dei tetti di spesa: “Siamo qui per dire che l'esperienza e gli insegnamenti del periodo pandemico devono essere il cuore del programma e della campagna elettorale e per rilanciare l'asse della centralità del sistema sanitario pubblico con scelte impegnative come la rimozione del tetto sulla spesa del personale sanitario che vige dal 2004, con il ministro Tremonti in carica, questo è stato uno dei problemi in questi anni". Un concetto poi ribadito via Twitetr: "Medici e personale sanitario sono stati eroici durante la pandemia, ma tutti hanno capito che erano troppo pochi. Quell'esperienza è nel cuore del nostro programma per la salute. Aboliremo il tetto sulla spesa del personale sanitario imposto nel 2004 da Tremonti".

Speranza, dal canto suo, è tornato sul tema delle risorse da investire in sanità: “Il nostro impegno è quello di non scendere mai sotto il 7 per cento del Pil in spesa per la sanità, investire sul personale, fare delle farmacie un pezzo del nostro Servizio sanitario nazionale e creare un link tra salute e ambiente".
"La difesa del Servizio sanitario nazionale è un punto qualificante del nostro progetto - ha aggiunto -. L'articolo 32 della Costituzione indica un modello di universalità del diritto a essere curati, noi vogliamo rafforzare questo universalismo".

"Qui – ha proseguito il ministro - si difende davvero il nostro Servizio sanitario nazionale, che è la leva fondamentale da cui far ripartire il Paese. Ci sono forze politiche che dicono che bisogna togliere soldi alla sanità e metterli da altre parti: noi abbiamo in testa la difesa del Ssn, che è la pietra più preziosa che abbiamo. Ci impegnamo in maniera solenne a difendere la sanità del nostro Paese".
Speranza ha spiegato che il programma della lista prevede di stanziare "nuove risorse" per la sanità: "Vogliamo che si continui a investire. Ogni euro sulla sanità è il più grande investimento sulla qualità della vita delle persone".

Oltre a più risorse, "serve il coraggio delle riforme" e "la più importante - ha proseguito - riguarda il personale: bisogna investire di più sui nostri professionisti e lo facciamo con la scelta fondamentale che chiude la stagione dei tagli e apre quella degli investimenti, ovvero stop ai tetti di spesa, a una programmazione costruita per silos chiusi. Abbiamo allargato il tetto del 10%, ma ancora non basta. Investiremo ancora in borse di specializzazione".

L'altro grande ambito di riforma è sull'assistenza territoriale: “Abbiamo bisogno di costruire una sanità più forte sul territorio, investendo sui medici di famiglia: dobbiamo formarne di più, con una riforma che li faccia sentire il più possibile nella rete del Ssn. La riforma del nostro piano va nella direzione di avere un rapporto più stretto e organico tra il lavoro prezioso del medico di medicina generale e il Ssn". Infine, ha concluso Speranza, "la nostra idea è poi di costruire un legame sempre più forte tra salute e ambiente". 

Sempre più vicini ai nostri lettori.
Segui Nursind Sanità anche su Telegram