Demenze, al via l'indagine nazionale sulle condizioni socio-economiche delle famiglie dei malati
Una platea di circa 10mila familiari. Capofila è l'Iss che guida anche altri progetti grazie al Fondo per l'Alzheimer: 900mila euro per l'Istituto e 14 milioni e 100mila euro per le Regioni e le Pa

L'Istituto superiore di sanità ha avviato un’indagine nazionale sulle condizioni sociali ed economiche dei circa 10mila familiari dei pazienti con demenza: a partire da oggi 20 settembre 2022 è possibile compilare on line un questionario dedicato a questo link: htps://www.famiglie.demenze.it/iss_survey1/step2.
L’indagine, promossa dall’Osservatorio Demenze dell’Iss in collaborazione con l’Associazione Alzheimer Uniti Italia, viene presentata nel corso di un convegno in Campidoglio, in occasione della Giornata mondiale dell’Alzheimer di domani 21 settembre. Ed è una delle numerose iniziative in cui l’Istituto è coinvolto, in collaborazione con le Regioni e le Province Autonome, le società scientifiche e le associazioni dei pazienti, grazie al decreto sul Fondo per l’Alzheimer e le demenze, pubblicato lo scorso 30 marzo sulla Gazzetta Ufficiale.
L’Osservatorio Demenze è in prima linea infatti anche in altri progetti: dall’aggiornamento e integrazione della Linea Guida su diagnosi e trattamento, alla survey nazionale sulle strutture, dalla stima dei fattori di rischio per quantificare il numero di casi evitabili alla formazione per i professionisti sanitari fino alla promozione della cartella clinica informatizzata.
"È di fatto il primo finanziamento pubblico sulla demenza nella storia del nostro Paese e rappresenta, dopo il Progetto Cronos e la pubblicazione del Piano nazionale delle demenze (Pnd), la più grande operazione di sanità pubblica su questo tema - afferma Nicola Vanacore, responsabile dell’Osservatorio demenze -. Il Fondo stanzia 14 milioni e 100mila euro per le Regioni e le PA e 900mila euro per l’Iss per l’esecuzione di una serie di attività progettuali orientate al perseguimento degli obiettivi dello stesso Pnd".
"Si tratta di una straordinaria occasione: un finanziamento specifico sulle demenze che giunge dopo quasi otto anni dalla pubblicazione del Pnd che, ricordiamo, non prevedeva alcun sostegno economico. Un finanziamento - prosegue Vanacore - che, oltretutto per la prima volta, contempla la ricerca sui trattamenti psico-educazionali, di riabilitazione cognitiva e di supporto ai caregiver, con l`obiettivo di perseguire l`appropriatezza degli interventi da trasferire nel sistema dell'assistenza".
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