17 Ottobre 2022

Sigarette elettroniche, "non aiutano a smettere di fumare e favoriscono vizio e ricadute"

Lo rivela uno studio prospettico italiano, e primo in Europa, coordinato dall'Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri Irccs. I dettagli

Di NS
Sigarette elettroniche, "non aiutano a smettere di fumare e favoriscono vizio e ricadute"

Le sigarette elettroniche e i prodotti a tabacco riscaldato non aiutano i fumatori a smettere di fumare. Al contrario, spingono i non-fumatori, soprattutto i più giovani, a iniziare a fumare sigarette tradizionali e gli ex-fumatori a ricadere nella dipendenza da tabacco. Lo rivela uno studio prospettico italiano, e primo in Europa, coordinato dall’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri Irccs in collaborazione con l’Istituto superiore di sanità, l’Università di Pavia e l’Ispro di Firenze. I risultati di questa ricerca, realizzata grazie a un importante finanziamento dell’Airc, sono stati pubblicati sull’autorevole rivista Tobacco Control.

"Il sospetto che questi nuovi prodotti – spiega Alessandra Lugo dell’Istituto Mario Negri – non aiutassero a ridurre la dipendenza da tabacco era già diffuso, tuttavia mancavano le conferme di studi prospettici, ovvero studi in grado di indagare gli effetti di questi dispositivi nel tempo.  Lo studio appena pubblicato ha proprio questa caratteristica, e ci ha permesso di rilevare come sono cambiati i comportamenti di oltre 3.000 italiani nell’arco di sette mesi".

"Tra coloro che non fumavano sigarette tradizionali alla prima intervista – continua Roberta Pacifici dell’Istituto superiore di sanità - la proporzione di soggetti che ha iniziato a fumarle era nove volte superiore tra gli utilizzatori di sigarette elettroniche e sei volte superiore tra gli utilizzatori di prodotti a tabacco riscaldato, rispetto a chi non li usava affatto. Inoltre, tra coloro che si definivano ex-fumatori alla prima intervista, la percentuale di soggetti che ha ricominciato a fumare sigarette era quattro volte superiore tra chi usava sigarette elettroniche e tre volte superiore tra chi usava prodotti a tabacco riscaldato. Non solo, chi è riuscito a smettere di fumare era soprattutto chi non faceva uso dei due prodotti".

"Non è giusto – commenta Silvano Gallus dell’Istituto Mario Negri, responsabile del progetto - che questi dispositivi godano di benefici fiscali e regolatori rispetto alle sigarette tradizionali, quando è chiaro che non aiutano a ridurre il numero di fumatori. Se sotto controllo medico, infatti, alcune sigarette elettroniche potrebbero anche aiutare a smettere di fumare, l’ampia accessibilità a tutti, anche ai più giovani, è un ostacolo al controllo del tabagismo e una minaccia per la salute della popolazione". 

La ricerca, spiegano dall’Istituto, è stata resa possibile grazie a fondi ottenuti tramite bandi competitivi e presenta nuove evidenze nella letteratura scientifica, già "contaminata" da risultati fuorvianti che derivano da studi con conflitti di interesse con l’industria del tabacco spesso non dichiarati.