Schillaci: "E' inaccettabile una sanità ingiusta"
Il ministro della Salute in un colloquio con il Corsera fissa le priorità. La commissione d'inchiesta sul Covid? "Qualcosa da capire c'è"

“Occuparsi dei problemi concreti della sanità”. Sono le prime parole pronunciate dal ministro della Salute Orazio Schillaci e affidate a un colloquio col Corriere della sera. E “combattere le lunghe liste d’attesa” rientra tra le sue priorità. Così come “occuparsi dei malati oncologici e di tutto ciò che in questo momento contribuisce a rendere il sistema ingiusto”.
Secondo il ministro infatti "in tutti gli indicatori internazionali attualmente appare chiaro che l'aspettativa di vita di chi ha un reddito più alto è più lunga di chi ce l'ha più basso. Cioè chi ha meno mezzi muore prima di chi può permettersi cure private. E questo – ha rimarcato il ministro - è inaccettabile".
Intervenendo poi a margine dell'inaugurazione dell'anno accademico dell'Università di Tor Vergata di Roma, si è soffermato sulla proposta di istituire una commissione d'inchiesta sul Covid arrivata dalle forze politiche: "Credo sia utile fare chiarezza soprattutto su quello che è successo dal punto di vista amministrativo, come ieri è stato detto chiaramente dal primo ministro (Giorgia Meloni). E' l’aspetto più importante e tutte le forze politiche di maggioranza e di opposizione sono d’accordo". Secondo il ministro, "andare a vedere cosa è stato fatto sugli acquisti" è "corretto per dare un segnale ai tanti malati che da oggi i soldi pubblici saranno spesi in maniera attenta e oculata”.
Quanto alla gestione del virus, infine, Schillaci ha sottolineato: "Oggi la malattia è completamente diversa da quella che c’era una volta e quindi stiamo vedendo di far sì che man mano ci possa essere un ritorno ad una maggiore liberalizzazione. Quello che mi preme è che tutti i malati che sono rimasti indietro in questi anni, penso alla prevenzione, agli screening e ai malati oncologici possano finalmente avere una sanità migliore, più equa, che non dipenda dalla disponibilità economica e da dove uno è nato o abita in Italia”.
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