27 Ottobre 2022

Schillaci: "E' inaccettabile una sanità ingiusta"

Il ministro della Salute in un colloquio con il Corsera fissa le priorità. La commissione d'inchiesta sul Covid? "Qualcosa da capire c'è"

Di NS
Schillaci: "E' inaccettabile una sanità ingiusta"

“Occuparsi dei problemi concreti della sanità”. Sono le prime parole pronunciate dal ministro della Salute Orazio Schillaci e affidate a un colloquio col Corriere della sera. E “combattere le lunghe liste d’attesa” rientra tra le sue priorità. Così come “occuparsi dei malati oncologici e di tutto ciò che in questo momento contribuisce a rendere il sistema ingiusto”.

Secondo il ministro infatti "in tutti gli indicatori internazionali attualmente appare chiaro che l'aspettativa di vita di chi ha un reddito più alto è più lunga di chi ce l'ha più basso. Cioè chi ha meno mezzi muore prima di chi può permettersi cure private. E questo – ha rimarcato il ministro - è inaccettabile". 

 

Intervenendo poi a margine dell'inaugurazione dell'anno accademico dell'Università di Tor Vergata di Roma, si è soffermato sulla proposta di istituire una commissione d'inchiesta sul Covid arrivata dalle forze politiche: "Credo sia utile fare chiarezza soprattutto su quello che è successo dal punto di vista amministrativo, come ieri è stato detto chiaramente dal primo ministro (Giorgia Meloni). E' l’aspetto più importante e tutte le forze politiche di maggioranza e di opposizione sono d’accordo". Secondo il ministro, "andare a vedere cosa è stato fatto sugli acquisti" è "corretto per dare un segnale ai tanti malati che da oggi i soldi pubblici saranno spesi in maniera attenta e oculata”.



Quanto alla gestione del virus, infine, Schillaci ha sottolineato: "Oggi la malattia è completamente diversa da quella che c’era una volta e quindi stiamo vedendo di far sì che man mano ci possa essere un ritorno ad una maggiore liberalizzazione. Quello che mi preme è che tutti i malati che sono rimasti indietro in questi anni, penso alla prevenzione, agli screening e ai malati oncologici possano finalmente avere una sanità migliore, più equa, che non dipenda dalla disponibilità economica e da dove uno è nato o abita in Italia”.




Sempre più vicini ai nostri lettori.
Segui Nursind Sanità anche su Telegram