"Quarantene più brevi e campagna per la vaccinazione anti Covid e influenza"
Lo annuncia il ministro Schillaci. Ma sui vaccini è polemica per le dichiarazioni di Gemmato. Il sottosegretario: "Parole strumentalizzate". Le opposizioni: "Si dimetta"

Al ministero della Salute si lavora su tempi e gestione della quarantena. Cambiamenti che dovrebbero arrivare a stretto giro. Anzi, "a breve" come ha detto il ministro della Salute. "Stiamo lavorando per rendere più breve la quarantena di chi è positivo, eventualmente eliminando anche il tampone", ha sottolineato Orazio Schillaci. Non senza tornare a ribadire l'importanza delle vaccinazioni in generale e di quella contro il Covid in particolare, tant'è che entro la prossima settimana partirà una campagna di comunicazione diretta a promuovere la vaccinazione antinfluenzale e anti Covid.
"Con l'avvicinarsi della stagione invernale il tema della vaccinazione nei soggetti fragili, negli anziani e negli adulti immunocompromessi contro l'influenza, pneumococco e zoster riveste particolare attualità e merita grande attenzione - ha rimarcato Schillaci -. I vaccini sono stati uno strumento molto importante nella recente lotta alla pandemia e credo che abbiamo imparato tutti a capirlo". Il titolare del dicastero di Lungotevere Ripa ha quindi ricordato che "la copertura vaccinale in Italia, come in molte altre nazioni" sia "ancora spesso al di sotto della soglia minima raccomandata", ma "è necessaria anche per evitare che alcune patologie possano proliferare. Prima che i virus inizino a circolare più diffusamente, abbiamo bisogno dell'impegno di tutti gli attori interessati per incoraggiare i pazienti più a rischio ad aderire alla campagna di vaccinazione, già iniziata su tutto il territorio nazionale".
Peccato, però, che a tenere banco continuino ad essere le parole pronunciate ieri dal sottosegretario alla salute, Marcello Gemmato, durante la trasmissione Restart su Rai2, nonostante lo stesso membro di governo sia oggi intervenuto per chiarire la sua posizione: "I vaccini sono armi preziose contro il Covid, le mie parole decontestualizzate e oggetto di facili strumentalizzazioni", ha infatti detto.
Ma che cosa aveva detto ieri Gemmato? "Registro che per larga parte della pandemia l'Italia è stata prima per mortalità e terza per letalità, quindi questi grandi risultati non li vedo raggiunti", aveva affermato. A finire nel mirino, però, è stato soprattutto quel "Non abbiamo l'onere della prova inversa", in risposta al vicedirettore del Corsera, Aldo Cazzullo che faceva notare come senza i vaccini sarebbe stato peggio. Dalle opposizioni, infatti, è subito partita la richiesta di un passo indietro. Il senatore e leader di Azione Carlo Calenda, ha chiesto le dimissioni di Gemmato. E lo stesso ha fatto il segretario uscente del Pd: "Un sottosegretario alla Salute che nega i vaccini non puo' rimanere in carica", ha sottolineato Enrico Letta. Mentre il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, ha chiamato in causa direttamente Schillaci, chiedendo via Twitter "una posizione chiara e forte dal ministro". Altrimenti, ha aggiunto, "è silenzio assenso".