09 Dicembre 2022

Mes sanitario, riparte il pressing del Terzo Polo

La bocciatura del ricorso sul Meccanismo europeo di stabilità da parte della Corte costituzionale tedesca dà fiato alla battaglia. Rosato (Iv): "Ratifichiamolo e usiamolo" Gelmini (Az): "Possono arrivare risorse fondamentali per il sistema sanitario"

Di Pa.Al.
Mes sanitario, riparte il pressing del Terzo Polo

In attesa della tagliola sulle modifiche proposte alla legge di Bilancio e, quindi, di conoscere gli emendamenti segnalati dai partiti - la soglia di spesa per le modifiche in mano gruppi parlamentari, sia di maggioranza che di opposizione, è di 400 milioni -, riprende il pressing del Terzo Polo sul Mes sanitario. Da sempre un chiodo fisso di Italia viva ai tempi del Conte due, accantonato poi durante l’esecutivo Draghi (l’ex presidente della Bce non si è mai detto a favore dell’attivazione della linea di credito), il tema ha ripreso vigore durante la campagna elettorale di Matteo Renzi e Carlo Calenda. E fa parte della contromanovra che il Terzo Polo ha presentato alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Oggi però i terzopolisti hanno una ragione in più, dal loro punto di vista, per tornare a battere sulla questione della ratifica del Trattato che istituisce il Meccanismo europeo di stabilità. Con un'ordinanza, la Corte costituzionale federale tedesca ha infatti dichiarato inammissibile un ricorso di costituzionalità contro il via libera alle modifiche del Meccanismo europeo di stabilità e dell'Accordo sul trasferimento e la mutualizzazione dei contributi al Fondo di Risoluzione Unico.

Musica per le orecchie di Azione e Italia viva. Il vicesegretario e portavoce di Az, Maria Stella Gelmini, non ci gira intorno e dice chiaro che 2non ci sono più alibi per l’Italia": "Lo scorso 30 novembre alla Camera la maggioranza ha bocciato le mozioni di Azione-Italia viva per la immediata ratifica del Mes, facendosi scudo proprio del fatto che il trattato fosse sub iudice in Germania. Nella mozione di maggioranza presentata in quell’occasione e approvata - ricostruisce Gelmini - si impegnava il governo a 'non approvare il disegno di legge di ratifica della riforma del trattato istitutivo del Mes alla luce dello stato dell’arte della procedura di ratifica in altri Stati membri’' Bene. Adesso non ci sono più alibi: la Germania ratificherà il trattato. Si avvii subito l’iter per la ratifica anche in Italia. Dal Mes – insiste - possono arrivare risorse fondamentali per il nostro Paese e per il sistema sanitario".

Sulla stessa linea il capogruppo di Az-Iv alla Camera, Matteo Richetti: "Ora – incalza - la Germania potrà ratificare il trattato, sfruttando un'ulteriore potente forma di sostegno alla propria economia. Cosa aspettiamo qui in Italia a fare altrettanto? Trentasette miliardi per la sanità, per decongestionare i pronto soccorso, ridurre realmente le liste di attesa, immettere fondi cospicui nella formazione del personale sanitario sono forse elementi poco sovranisti per procedere spediti? Siamo rimasti solo noi: invece di bocciare la nostra mozione che ci metteva al pari dell'Europa, anziché parlare di Pos e contanti riesce questa maggioranza a farsi carico dei bisogni del Paese?".
In pressing anche il presidente di Iv Ettore Rosato: "Il governo ci aveva spiegato che non si poteva ratificare il trattato del Mes prima dell'espressione della Corte Costituzionale tedesca. Adesso il ricorso è stato respinto, manchiamo solo noi. E dopo averlo ratificato usiamolo, ci consentirà di accedere a risorse ad un costo finanziario risibile per cancellare liste d'attesa, potenziare gli organici e pagare come si deve il personale, investire in tecnologie e infrastrutture. Avremo un Paese dove si vive meglio e dalla prevenzione, fatta in modo sistematico ed efficace, anche un risparmio economico".

Al coro pro Mes si aggiunge infine Benedetto Della Vedova, segretario di +Europa, che punge Meloni: "Aspettare la decisione della Corte di Karlsruhe come previsto nella mozione della maggioranza della settima scorsa era un modo poco onorevole di prendere tempo. Oggi Meloni deve decidere se inseguire il complottismo antieuropeo oppure ratificare immediatamente la riforma del Mes evitando di compromettere la credibilità dell'Italia".

 

Sempre più vicini ai nostri lettori.
Segui Nursind Sanità anche su Telegram