Manovra: anticipo al 2023 per l'incremento dell'indennità di Pronto soccorso
Il Governo accelera sulla misura. Previsti anche 20 milioni in due anni per implementare il Piano oncologico nazionale. Aumentati i fondi per il personale dirigenziale non sanitario del ministero della Salute

Tra le ansie della maggioranza e le proteste delle opposizioni, prosegue l’esame a singhiozzo della manovra in commissione Bilancio Camera. Sul fronte sanitario, una riformulazione degli emendamenti in materia prevede per il 2022 la soglia dello 0,40% in relazione alla quota premiale delle risorse ordinarie per il finanziamento del Ssn. Un altro emendamento introduce l’articolo 97-bis che incrementa le risorse per incentivare il personale dirigenziale non appartenente al ruolo sanitario nel ministero della Salute: lo scopo è colmare il divario retributivo tra dipendenti sanitari e non sanitari.
Dai testi presentati dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti in Parlamento, e visionati da Nursind Sanità, non emergono novità sugli emendamenti proposti dal ministro Orazio Schillaci: uno istituisce un Fondo per l’implementazione del Piano oncologico nazionale 2022-2027-Pon con una dotazione di 20 milioni nel 2023-2024, destinato a potenziare prevenzione, diagnosi, cura e assistenza dei malati; l’altra modifica, a suo tempo preannunciata da Schillaci, anticipa al primo gennaio 2023 l’incremento dell’indennità di Pronto soccorso già riconosciuta al personale del comparto sanità e della dirigenza medica. La legge di Bilancio stanzia 200 milioni in più, ma solo a decorrere dal 2024, di cui 60 milioni per i medici e 140 per gli operatori sanitari.
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