21 Dicembre 2022

Cure ai cittadini, la classifica Gimbe sulle prestazioni sanitarie. Svetta l'Emilia-Romagna, male il Sud

In base alla Griglia Lea il 24,3% delle risorse assegnate alle Regioni nel periodo 2010-2019 non ha prodotto servizi per i cittadini. La Fondazione: "La percentuale di adempimento è in salita, ma in parte sovrastimata"

Di NS
Cure ai cittadini, la classifica Gimbe sulle prestazioni sanitarie. Svetta l'Emilia-Romagna, male il Sud

In testa alla classifica per l'erogazione delle prestazioni sanitarie che le Regioni devono garantire ai cittadini gratuitamente o attraverso il pagamento di un ticket si posiziona l'Emilia-Romagna con il 93,4% di adempimento, in coda la Sardegna con il 56,3% (Regione esclusa dal monitoraggio Lea). Tra le prime 10 Regioni anche Toscana (91,3%), Veneto (89,1%), Piemonte (87,6%), Lombardia (87,4%), Umbria (85,9%), Marche (84,1%), Liguria (82,8%), Friuli Venezia-Giulia (81,5%) e Provincia autonoma di Trento (78,8%).
Agli ultimi 6 posti, oltre alla Sardegna, Provincia autonoma di Bolzano (57,6%), Campania (58,2%), Calabria (59,9%), Valle d'Aosta (63,8%) e Puglia (67,5%). Nella prima metà della classifica si posizionano dunque solo due Regioni del Centro (Umbria e Marche) e nessuna Regione del Sud, a riprova dell'esistenza di una "questione meridionale" in sanità. È quanto emerge dal rapporto della Fondazione Gimbe "Livelli Essenziali di Assistenza: le diseguaglianze regionali in sanità", che ha analizzato i risultati dei monitoraggi annuali del ministero della Salute relativi al decennio 2010-2019 riguardo i Lea.

Ogni anno infatti il ministero della Salute pubblica il report Monitoraggio dei Lea con la "Griglia Lea" che, attraverso l'assegnazione di un punteggio, attesta l'erogazione delle prestazioni sanitarie che le Regioni devono garantire ai cittadini gratuitamente o attraverso il pagamento di un ticket. "Si tratta di una vera e propria 'pagella' per la sanità - afferma Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione GIimbe - che permette di identificare Regioni promosse (adempienti), pertanto meritevoli di accedere alla quota di finanziamento premiale, e bocciate (inadempienti)".

Le Regioni inadempienti sono sottoposte ai Piani di rientro, strumento che prevede uno specifico affiancamento da parte del Ministero della Salute che può sfociare sino al commissariamento della Regione. Non sono sottoposte alla verifica degli adempimenti: Friuli Venezia-Giulia, Sardegna, Valle D'Aosta e le Province autonome di Trento e di Bolzano.

Le Regioni non sottoposte alla verifica degli adempimenti hanno performance molto variegate. Da un lato, spiega ancora il dossier, Friuli Venezia-Giulia e Provincia autonoma di Trento raggiungono percentuali di adempimento da metà classifica; dall'altro Valle D`Aosta, Provincia autonoma di Bolzano e Sardegna registrano le performance peggiori.

Nel decennio 2010-2019 la percentuale cumulativa totale di adempimento delle Regioni sui Livelli essenziali di assistenza (Lea) è del 75,7% (range tra Regioni 56,3%-93,4%): in altri termini, se a fronte delle risorse ripartite alle Regioni la Griglia Lea è lo strumento utilizzato dal Governo per monitorare l'erogazione delle prestazioni essenziali, il 24,3% delle risorse assegnate nel periodo 2010-2019 non ha prodotto servizi per i cittadini, con un range tra le Regioni che varia dal 6,6% dell'Emilia-Romagna al 43,7% della Sardegna. 

La percentuale cumulativa di adempimento Lea annuale è salita dal 64,1% del 2010 all'82,6% del 2019: un miglioramento - precisa la Fondazione Gimbe - in parte reale, in parte sovrastimato per il fenomeno di "appiattimento" dovuto alla cristallizzazione dello strumento di valutazione della Griglia Lea che, negli anni, ha mantenuto gli stessi indicatori.

 

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