07 Febbraio 2023

Milleproroghe: si allarga la stabilizzazione del personale sanitario

Voti in commissione al Senato sulle riformulazioni: estesa la possibilità di extramoenia per gli infermieri. Arrivano 50 milioni per il Piano oncologico nazionale 2023-2027

Di U.S.V.
Milleproroghe: si allarga la stabilizzazione del personale sanitario

Seduta a singhiozzo con rallentamenti e sospensioni a ripetizione in commissione per i voti sugli emendamenti al Milleproroghe. La Bilancio e la Affari costituzionali del Senato si accingono a fare nottata sulle circa 60 riformulazioni governative di altrettante modifiche parlamentari.

Diverse comunque le novità attese sul fronte della sanità. In primis, si allarga la platea di medici, infermieri e personale sanitario assunti a tempo determinato tramite concorso durante l’emergenza pandemica e che ora potranno essere stabilizzati nel Ssn. In particolare, un emendamento prescrive che per fronteggiare la carenza di risorse umane, superare il precariato e garantire i livelli essenziali di assistenza, medici, infermieri, dirigenti medici e paramedici avranno a disposizione fino al 31 dicembre 2024 per maturare il requisito di aver lavorato alle dipendenze di un ente del Servizio sanitario nazionale almeno 18 mesi, anche non continuativi, di cui almeno sei mesi nel periodo tra il 31 gennaio 2020 e il 31 dicembre 2022 (invece che il 30 giugno 2022). 

Inoltre, aziende ed enti sanitari, una volta “verificata l'impossibilità di utilizzare personale già in servizio, nonché di ricorrere agli idonei collocati in graduatorie concorsuali in vigore”, anche negli anni 2022-23 potranno ricorrere a incarichi di lavoro autonomo limitatamente ai medici specializzandi e a incarichi individuali a tempo determinato, “tramite avviso pubblico anche mediante proroga, non oltre il 31 dicembre 2023, degli incarichi conferiti ai sensi delle medesime disposizioni". Altra notizia importante è quella relativa al Piano oncologico nazionale (Pon) 2023-2027: per quest’anno e il prossimo è istituito nello stato di previsione del ministero della Salute il “Fondo per l'implementazione” del piano stesso, con una dotazione di 50 milioni di euro sul quinquennio. Si tratta di risorse destinate al potenziamento delle strategie e delle azioni per la prevenzione, la diagnosi, la cura e l’assistenza ai malati oncologici. Sarà un decreto del ministero della Salute, entro 120 giorni, a individuare criteri e modalità di riparto del fondo.  

Vengono poi prorogate dalla fine del 2023 al 31 dicembre 2025 le deroghe alle norme in materia di riconoscimento delle qualifiche professionali sanitarie. La misura consente di esercitare, in via temporanea, su tutto il territorio nazionale, con qualifiche conseguite all'estero e regolate da specifiche direttive dell'Unione europea. Un’altra norma è importante per gli infermieri: viene procrastinata fino alla fine del 2023 la possibilità per gli operatori sanitari di praticare la libera professione in extramoenia per un monte ore settimanale che si allarga da quattro a otto ore.

Invece, centri pubblici e privati di specialistica e analisi di laboratorio avranno un anno in più, quindi fino alla fine del 2023, per adeguarsi ai nuovi standard organizzativi e di personale necessari ad assicurare la soglia minima dei 200mila esami di laboratorio che consentono di accedere ai contributi regionali. Questi ultimi ammontano a 46 milioni di euro per il 2021 e 23 milioni per il 2022. Salta infine la possibilità di conferire fino al 2026 incarichi di vertice in enti, istituti o aziende di carattere nazionale, anche retribuiti e conferiti da organi costituzionali (previo parere delle commissioni parlamentari competenti) a personale in pensione. L’emendamento, molto discusso, ha visto il governo costretto al passo indietro.



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