Obesità, Schillaci: "In Italia riguarda 6 milioni di adulti"
Mentre 2,9 mln tra bambini e adolescenti sono alle prese con eccesso di peso. "Al lavoro su un programma nazionale di promozione dell'attività fisica. Fondamentale anche il supporto dei medici di famiglia e dei pediatri per l'adozione di stili di vita sani"

"In Italia, dati 2019-2022, abbiamo 6 milioni di persone adulte obese e 2,9 milioni tra bambini e adolescenti con un eccesso di peso" e il problema porta un "aggravio notevole di costi sanitari e sociali: ridurre l'obesità significa contrastare l'insorgenza delle malattie, migliorando lo stato di salute della popolazione e la sostenibilità economica del nostro sistema. È una sfida importante da affrontare insieme: la chiave di volta è la prevenzione, incoraggiando l'adozione di stili di vita salutari a partire da una corretta e sana alimentazione e dal contrasto alla sedentarietà". Così il ministro della Salute Orazio Schillaci, intervenendo alla conferenza di presentazione della Giornata Mondiale dell'Obesità 2023.
"E' importante parlare di obesità e comunicare salute - ha sottolineato - è uno strumento strategico irrinunciabile. L'obiettivo è rendere il cittadino responsabile, consapevole delle conseguenze delle proprie scelte, ma non colpevole: gli stili di vita salutari, in particolare la corretta alimentazione e la promozione dell'attività fisica, sono parte prioritaria dell'attività di comunicazione del ministero della Salute".
Nelle strategie da portare avanti, ha ricordato Schillaci, "è importante anche il supporto dei medici di famiglia e dei pediatri per contribuire a promuovere l'adozione di stili di vita sani da parte di bambini, adulti e anziani. La promozione della salute infatti non ha solo l'obiettivo di prevenire una condizione patologica, ma anche di creare nella comunità un livello di competenze e capacità di controllo che mantenga migliori il capitale della salute. Dobbiamo intervenire coinvolgendo i più giovani: per questo abbiamo aperto un tavolo con ministeri dell'Istruzione, dell'Agricoltura e dello Sport per inserire l'educazione alla prevenzione nei programmi didattici delle scuole primarie e secondarie, in modo tale che fin da piccoli si apprendano i benefici di corretti stili di vita. Anche l'alfabetizzazione sanitaria deve essere intesa come un'importante dimensione educativa nelle scuole e il suo rafforzamento contribuisce alla promozione generale della salute".
"Praticare regolarmente attività fisica è una ulteriore leva su cui possiamo agire per contrastare la sedentarietà, altro fattore che incide sul rischio dell'obesità: stiamo lavorando alla definizione di un programma nazionale di promozione che comprende anche la definizione delle modalità di prescrizione dell'esercizio fisico e di erogazione su tutto il territorio nazionale", ha concluso il ministro.
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