16 Marzo 2023

Covid, Schillaci: "Sia l'occasione per investire sul capitale umano del Ssn"

La sfida è "rafforzare la medicina territoriale". L'assistenza domiciliare? "Nel 2026 dovrà coprire il 10% degli over 65" . Intanto l'Italia è "la prima in Ue a dotarsi di un progetto nazionale di telemedicina"

Di NS
Covid, Schillaci: "Sia l'occasione per investire sul capitale umano del Ssn"

"La storia insegna che cambiamenti più significativi vengono innescati dalle crisi più profonde. L'esperienza del Covid può e deve rappresentare l'occasione di rilancio e di rafforzamento del Ssn". Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, intervenendo a Montecitorio a un evento promosso in vista la Giornata internazionale in memoria delle vittime dell'epidemia di coronavirus che si celebra il 18 marzo.

"L'Italia - ha osservato Schillaci - è stata la prima nazione in occidente ad essere colpita dall'emergenza Covid con medici e sanitari che con profondo spirito di sacrificio hanno affrontato in prima linea una sfida durissima, anche a costo della vita. Ma la pandemia nella sua drammaticità ha radicato la consapevolezza della centralità della salute". Ecco perchè "terminata l'emergenza, è il momento di guardare al domani", ha evidenziato il ministro convinto che sia "prioritario investire sul capitale umano del Sss" e in particolare sui "Pronto soccorso dove ogni giorno si offrontano situazioni ad alti livelli di stress. La valorizzazione capitale umano sarà la prova più eloquente di aver compreso la lezione rel Covid".

La sfida, ha puntualizzato ancora Schillaci, è "costruire una sanità capace di rispondere in maniera appropriata ai bisogni di ciascuno con attività di prevenzione e con rafforzamento della medicina territoriale. Bisogna realizzare un'integrazione efficace tra ospedale e territorio" con l'obiettivo di "superare quelle criticità e quelle disuguaglianze che pandemia ha acuito. Dobbiamo fare in modo che tutti abbiamo le stesse possibilità di prevenzione, cura e assistenza. L'Italia - ha proseguito -  ha centrato tutti gli obiettivi del Pnrr per il 2022 e stiamo lavorando anche per raggiungere traguardi previsti anche per l'anno in corso". 


Di recente, ha poi evidenziato, "è stato pubblicato il decreto che ripartisce alle Regioni i fondi per l’assistenza domiciliare, che nel 2026 dovrà coprire almeno il 10% della popolazione degli over 65 e dovrà saper sfruttare nel migliore dei modi le possibilità offerte dalle nuove tecnologie e dalla telemedicina che, come sperimentato durante la pandemia, costituiscono uno strumento fondamentale per dare risposte tempestive e di qualità alla domanda di servizi sul territorio, specialmente nella gestione dei malati cronici". 

A tal proposito, il responsabile del dicasetro di Lungotevere Ripa ha ricordato come l'Italia, grazie a un accordo siglato pochi giorni fa al ministero della Salute, "sia stata la prima nazione in Europa a dotarsi di un Progetto nazionale di telemedicina ponendosi all’avanguardia nell’utilizzo dei fondi del Pnrr in ambito sanitario e aprendo una stagione nuova nella prospettiva di ammodernamento e razionalizzazione del Servizio sanitario nazionale".


"Impiego della telemedicina, potenziamento dell’assistenza domiciliare, realizzazione di nuove strutture e implementazione di un approccio integrato 'One Health' - ha tirato le somme il ministro -  sono le leve essenziali su cui investire per realizzare un nuovo modello di assistenza territoriale di prossimità, il più vicino possibile ai cittadini. In questo contesto saranno sviluppati mediante i fondi del Programma nazionale Equità in Salute interventi mirati nelle Regioni del Sud Italia per garantire l’accesso ai servizi sanitari e socio-sanitari delle fasce di popolazione in condizioni di maggiore vulnerabilità".

 

 

 

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