21 Marzo 2023

"L'apnea nel sonno? Va riconosciuta come malattia invalidante"

FdI presenta la proposta di legge alla Camera. Arriva il sostegno da governo e minoranza. La prima firmataria Varchi: "Patologia da non sottovalutare, colpisce bambini e adulti"

Di Marta Tartarini
"L'apnea nel sonno? Va riconosciuta come malattia invalidante"

L’apnea ostruttiva nel sonno (Osa) è un disturbo respiratorio sottostimato in Italia, che colpisce 7,5 milioni di persone, di cui 4 milioni presentano un quadro moderato-grave. Attualmente circa 400mila adulti hanno ricevuto una diagnosi e di questi 250mila sono in terapia. Con una sua proposta di legge, il gruppo di Fratelli d’Italia alla Camera punta a riconoscere questa patologia come "malattia cronica e invalidante" e ad ottenere di conseguenza anche l’esenzione delle spese sanitarie per i malati.

 

La deputata Carolina Varchi (nella foto), prima firmataria della proposta, presentando il testo a Montecitorio, sottolinea che l'iniziativa legislativa "raccoglie l'allarme della comunità scientifica" e che "non è una patologia da sottovalutare, colpisce bambini e adulti". Il testo scatta una fotografia di un disturbo che spesso si associa al russamento e altera la regolarità del sonno e l'afflusso di ossigeno. Se diventa cronico, può determinare disfunzione erettile, ipertensione arteriosa, aritmie come la fibrillazione atriale, dismetabolismi come il diabete di tipo 2 e favorire la comparsa di eventi ischemici vascolari fino all’infarto miocardico o all’ictus. Quindi, si legge nella proposta, "la mancata diagnosi e il mancato trattamento determinano un diretto aumento della morbilità e della mortalità". Un problema che riguarda anche i bambini: si stima che la prevalenza in età pediatrica vari tra il 2 e il 5,7%

La proposta non è ancora incardinata in commissione Affari sociali, ma Varchi spiega a Nursind Sanità che chiederà "che venga calendarizzata al più presto", convinta che possa avere buone chance di arrivare all'approvazione per l'attenzione che incassa dal Governo e dalle opposizioni. E proprio da Palazzo Chigi è il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato a parlare di "malattia invalidante, che costa 3 miliardi tra spese dirette e indirette" e a sottolineare l’attenzione e sensibilità del Governo sul tema.

 

Anche l'opposizione promette sostegno. La deputata dem Ilenia Malavasi assicura che "il Pd è pronto a confrontarsi per sostenere questa proposta: speriamo di concludere il percorso parlamentare per dare qualche sicurezza in più a chi soffre di questa patologia", conclude.

Le misure previste nel testo comportano costi complessivi "pari a 30 milioni di euro annui dal 2023" reperiti, si legge, nei "Fondi di riserva e speciali del ministero dell’Economia e delle Finanze". La legge inoltre punta ad assicurare omogeneità di trattamento ai cittadini in tutto il territorio. Nel nostro Paese, infatti, nonostante l’Organizzazione mondiale della sanità abbia dichiarato che l’Osa soddisfi i criteri per la definizione di malattia cronica, l’attività diagnostica e terapeutica - come come denuncia FdI - "registra limitazioni nel Servizio sanitario nazionale, in quanto i centri specialistici pubblici dedicati sono insufficienti e si creano liste di attesa molto lunghe". Non a caso l’articolo 2 prevede l’istituzione di centri specializzati nell’ambito delle strutture regionali, con una media di uno ogni 250.000 abitanti.

Non manca poi l’istituzione di un Registro nazionale della sindrome dell’apnea ostruttiva nel sonno (articolo 5), per la raccolta e l’analisi dei dati clinici, "al fine di stabilire appropriate strategie di intervento, monitorare l’andamento e la ricorrenza della malattia". Oltre che misure (gli articolo 6 e 7) a tutela dei lavoratori, come lo smart working per chi è affetto dalle forme più gravi. Sono previste, infine, campagne di informazione e sensibilizzazione per diffondere una maggiore conoscenza dei sintomi e, quindi, favorire una diagnosi precoce.

 

Pdl Varchi

 

 

 

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