28 Marzo 2023

Sanità digitale: ecco la start-up per la formazione di medici e infermieri

Nasce ECMmedici.it, la piattaforma per il rafforzamento delle competenze degli operatori della salute. Saranno erogati corsi certificati per i crediti obbligatori e la condivisione della cultura informatica

Di U.S.V.

Da una parte l’eredità della pandemia, dall’altra l’ineluttabile progresso tecnologico e il Pnrr che punta molte fiche sulla digitalizzazione delle cure mediche. Ecco che la telemedicina si trova a giocare un ruolo sempre più importante anche nel riassetto dell’assistenza sanitaria territoriale immaginato dal Recovery plan. La remotizzazione degli screening, delle diagnosi e delle terapie necessità di cospicui investimenti e infatti la Missione 5, Componente 1, Investimento 2 del Piano di ripresa e resilienza, che indica la “casa come primo luogo di cura e telemedicina”, stanzia 4 miliardi di euro per l’obiettivo, di cui 1 miliardo in specifico per la digitalizzazione dell’assistenza.

Tuttavia, è necessario anche puntare sull’educazione alla tecnologia degli assistiti e al contempo sulla formazione del personale medico e sanitario. Ecco allora al debutto ECMmedici.it, start-up di formazione per l’empowerment digitale di camici bianchi, farmacisti e infermieri. La piattaforma ha lo scopo dichiarato di fornire loro le competenze adeguate per un utilizzo pienamente consapevole dell’hi-tech in modo che possano prendersi cura al meglio dei propri pazienti e costruire con loro un dialogo efficace. 

Il Covid-19 ha reso plasticamente evidente la necessità di digitalizzare la medicina e la sanità. Le start-up specializzate fioccano, ma non sempre dall’altra parte trovano interlocutori avveduti e consapevoli tra i professionisti della salute. “Questo - spiega Valentina Bucefalo, founder di ECMmedici.it - ha fatto emergere due criticità. La maggioranza degli Hcp non ha una cultura digitale o competenze tecniche sufficienti per consentire l’utilizzo pienamente consapevole delle nuove tecnologie. Per questa ragione, la classe medica rischia di diventare ‘ostaggio’ dei tecnici o di avere gravi barriere in ingresso nell’approccio della burocrazia digitale”.

“Dal canto loro – prosegue Bucefalo – i pazienti, ormai abituati a soddisfare in ambiente digitale la quasi totalità delle proprie esigenze quotidiane, chiedono costantemente una ‘interfaccia digitale’ al mondo della salute. La mancanza di competenze tecniche digitali da parte del medico rischia quindi di diventare, agli occhi del cittadino-paziente, una carenza di credibilità che riverbera anche sugli aspetti clinici della professione”. 

Per rispondere in maniera efficace a questi bisogni, la piattaforma proporrà non solo una serie di corsi specifici dedicati ai vari aspetti della digitalizzazione della professione medica, ma anche e soprattutto un programma di aggiornamento costante e gratuito di tutti i professionisti della salute che ne fanno richiesta. Attraverso pillole quotidiane di microlearning ed eventi online e in presenza saranno garantiti il raggiungimento dei crediti obbligatori della formazione continuativa e una più generale condivisione open source della cultura digitale.

La piattaforma ha debuttato per i medici, ma è prevista l’implementazione a stretto giro per infermieri e farmacisti, ai quali è comunque consentito iscriversi al programma di formazione continua con le pillole di microlearning aperte a tutti gli operatori. Al momento sono presenti nove corsi in catalogo e uno di essi è in partenza a metà aprile.



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