Morti perinatali, in Italia 4 vittime ogni mille nati. Il Senato si muove
Due disegni di legge in Affari sociali. La relatrice Leonardi (FdI) a Nursind Sanità: "A breve un testo base. Confido nell'approvazione entro un mese"

Ogni anno nel mondo 2 milioni e mezzo di bambini nascono morti o muoiono subito dopo il parto. Nei Paesi a basso sviluppo economico, più della metà di questi eventi sarebbero evitabili con la disponibilità di ostetriche e di cure appropriate. In quelli come l’Italia, le morti perinatali sono circa 4 ogni 1000 nati e si calcola che siano evitabili il 20% del totale. Il fenomeno è poco conosciuto e trova spesso impreparate le coppie che vivono questa tragedia. Per questo il Senato prova ad accendere i riflettori con l'istituzione il 15 ottobre della Giornata nazionale della consapevolezza sulla morte perinatale e infantile, che è già riconosciuta in molti Paesi, tra cui gli Stati Uniti e il Regno Unito.
In commissione Affari sociali sono stati depositati due disegni di legge di iniziativa parlamentare molto simili: uno dal Movimento Cinque stelle (prima firmataria Elisa Pirro), l'altro di Fratelli d'Italia (primo firmatario Gianni Rosa). Nelle scorse settimane è stata nominata come relatrice la senatrice di FdI Elena Leonardi, che sta elaborando un testo unificato, ed è fiduciosa che si possa arrivare a breve al via libera. "Si tratta di una proposta molto semplice che credo raccolga una sensibilità diffusa - spiega Leonardi a Nursind Sanità -. Penso che entro un mese potrà essere approvata in Commissione".
I due testi hanno lo stesso obiettivo: rimuovere il velo del silenzio che ricopre le morti perinatali e dare un maggiore supporto alle famiglie. Nel testo di FdI si legge infatti che attraverso l’istituzione della Giornata nazionale "si vuole creare una maggiore presa di coscienza sociale, coinvolgendo le istituzioni e le strutture sanitarie al fine di garantire la conoscenza, l’informazione e la sensibilizzazione sul drammatico fenomeno". La proposta M5s ha un solo articolo in cui si prevede che in occasione della Giornata siano "organizzate, senza maggiori oneri a carico della finanza pubblica, iniziative di formazione, aggiornamento e sensibilizzazione, sia all'interno degli ospedali che presso biblioteche, musei e teatri, per migliorare le pratiche ospedaliere di assistenza medica e psicologica alle donne colpite, ai relativi partner e alle loro famiglie". Altro obiettivo dichiarato, poi, è quello di "ridurre le disparità assistenziali presenti sul territorio e migliorare l'accesso ai servizi di diagnosi e cura, medica e psicologica, dopo la perdita".
"Speriamo - sottolinea ancora Leonardi - di accrescere la sensibilità e l'attenzione anche sui controlli che possono evitare queste morti, anche se sappiamo che in gran parte dei casi le cause dei decessi sono sconosciute". I tempi, dicevamo, dovrebbero essere brevi: "La prossima settimana porterò in Commissione un testo base, su cui i senatori potranno portare i loro contributi e credo che entro un mese potremo approvare una proposta che non ha colore politico", conclude la parlamentare di FdI.
Sempre più vicini ai nostri lettori.
Segui Nursind Sanità anche su Telegram