Tumori pediatrici, dall'Rna la possibilità dii nuovi trattamenti
Lo rivela uno studio condotto dall'Istituto italiano di tecnologia e l'Università La Sapienza. I dettagli

Un gruppo di ricercatrici e ricercatori del'Istituto italiano di tecnologia - Iit e dell'Università La Sapienza di Roma guidato da Irene Bozzoni, coordinatrice del laboratorio Non coding RNAs in Physiology and Pathology, ha scoperto una nuova correlazione tra le molecole di Rna circolari e il tumore pediatrico rabdomiosarcoma. I risultati, pubblicati sulla rivista Nature Communications, rappresentano un importante contributo per lo sviluppo di innovativi approcci terapeutici.
L'Rna rappresenta, insieme al Dna e alle proteine, uno dei principali componenti di cui la cellula dispone per rispondere in maniera efficace ai continui stimoli a cui è sottoposta. L'Rna ha recentemente acquisito una popolarità anche nel pubblico di non addetti ai lavori in quanto ha rappresentato la tecnologia adottata per il vaccino per il Covid-19, strumento indispensabile nella prevenzione dei contagi dovuti all`ormai noto virus Sars-CoV-2.
Esistono classi di Rna diversi per struttura e funzione. Tra queste, c`è quella degli Rna circolari (circRNA), così chiamati in quanto presentano una struttura chiusa, ad anello, che fornisce alcuni vantaggi, primo fra tutti una elevata stabilità rispetto agli Rna lineari.
Questi rappresentano una classe da poco riscoperta in quanto, fino a circa dieci anni fa, il loro studio era fortemente limitato dall'assenza di tecniche appropriate per la loro identificazione in campioni biologici.
I circRNA svolgono molteplici funzioni all`interno della cellula e per questo sono coinvolti in processi fisiologici fondamentali, ma anche nello sviluppo di diverse patologie, tra cui il cancro.
Il gruppo di ricercatori della Sapienza e dell'Istituto italiano di tecnologia ha studiato il ruolo degli Rna circolari nel rabdomiosarcoma, un tumore pediatrico ad alta diffusione, classificato tra i cosiddetti sarcomi dei tessuti molli che origina da cellule staminali da cui derivano numerosi tessuti, tra cui il muscolo scheletrico. Per questo motivo, tale tumore può presentarsi in tutte le sedi in cui sono presenti i muscoli.
Gli autori dello studio pubblicato, come detto, su Nature Communications hanno caratterizzato l`espressione degli Rna circolari in questo tumore, scoprendo che alcuni di questi mostrano livelli più alti rispetto al contesto sano.
Cercando i meccanismi alla base di questo effetto, hanno scoperto che il responsabile sarebbe un gruppo di proteine che pure presentano livelli decisamente alti in biopsie di rabdomiosarcoma e che promuovono la proliferazione e l'attività metastatica delle cellule tumorali di rabdomiosarcoma. Questo effetto potrebbe essere in parte riconducibile alle molecole di Rna circolare direttamente regolate da tali proteine.
I risultati di questo studio, finanziato dalla Fondazione Airc, rappresentano un prezioso contributo per la comprensione dei meccanismi molecolari alla base di questo tumore e per lo sviluppo di nuovi approcci terapeutici laddove le strategie tradizionali hanno fallito.
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