Sanità pubblica, Mattarella consegna le medaglie al merito
Premiate le Federazioni e i Consigli nazionali degli Ordini sanitari e sociosanitari, ma anche Iss, Protezione Civile e Croce rossa

Si è svolta questa mattina al Palazzo del Quirinale, alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la cerimonia di consegna delle medaglie al "Merito della Sanità pubblica" e ai "Benemeriti della Salute pubblica". Alla cerimonia ha preso parte il miinistro della Salute, Orazio Schillaci: durante la pandemia "abbiamo ripetuto più volte che nulla sarebbe più stato come prima – ha detto il titolare del dicastero di lungotevere Ripa -. Da ministro della Salute sento la responsabilità di fare tutto quanto è nelle mie possibilità per potenziare la sanità pubblica".
"La medaglia d’oro al merito della Sanità pubblica è un riconoscimento di grande significato, che onora le Federazioni e i Consigli nazionali degli Ordini sanitari e sociosanitari e tutti i professionisti che, anche durante la pandemia, non hanno mai fatto mancare la loro presenza, la loro assistenza e la loro vicinanza alle persone. È un riconoscimento al massimo impegno e al sacrificio di tutti i professionisti della Sanità e del Sociale che, insieme, hanno difeso la salute dei cittadini. La medaglia d`oro del Capo dello Stato è uno stimolo e un incoraggiamento molto importante, per il quale ringraziamo il Presidente Sergio Mattarella e il ministro della Salute Orazio Schillaci". E' stato il commento, appunto di Federazioni e Consigli.
"Dedichiamo questa medaglia - proseguono - a chi ha sofferto, a chi soffre e a tutti i professionisti che, con la loro attenzione e partecipazione, hanno aiutato ad arginare la pandemia con comportamenti coscienziosi, virtuosi ed altamente professionali. La medaglia è un riconoscimento per onorare la memoria di chi non c'è più, ma anche per testimoniare ancora una volta la continuità della forza delle nostre professioni nel difendere un diritto, quello della salute, che trae fondamento dalla Costituzione, dove, ai cittadini si riconosce pari dignità: tutti uguali davanti alla legge, senza distinzione di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali".
"Nei momenti di maggiore difficoltà - affermano - come prescritto anche dai nostri Codici deontologici, noi professionisti abbiamo diffuso e difeso il sapere scientifico; sostenuto e reso possibile la campagna vaccinale; divulgato tutte le indicazioni per difendere e assicurare la salute delle persone, intesa come dimensione bio-psico-sociale; sostenuto e accompagnato chi era più vulnerabile; supportato il Paese sviluppando e attuando misure di prevenzione; abbiamo rispettato la vita e la morte dei nostri assistiti. Questo importantissimo riconoscimento, ora conferma che sostenere, nella sua interezza e complessità, il nostro Sistema salute, e garantire il nostro Servizio sanitario nazionale sia possibile solo con un impegno costante, competente, multidisciplinare e sinergico".
I professionisti della salute, concludono, "sono stati ogni attimo accanto a chi soffre e ha sofferto nella pandemia, hanno messo in essere interventi autonomi che hanno fatto la differenza, e questo importantissimo riconoscimento ne è testimonianza. Ora, vogliamo consolidare la nostra vicinanza, le nostre competenze e la nostra prossimità con lo sviluppo vero non solo della professionalità e della responsabilità nei confronti delle persone, ma di un sistema che preveda regole nuove e visioni nuove, in linea con gli altri sistemi Europei, in cui si affermi il principio che sono stati i professionisti a essere l`avamposto per la tutela della salute dei cittadini e che devono continuare a esserlo".
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