Mascherine, si va verso un allentamento negli ospedali
I dispositivi di protezione dovrebbero rimanere solo in Rsa, reparti infettivi e pronto soccorso. Al Ministero sono al lavoro sulla nuova ordinanza attesa già in giornata. Le nuove misure saranno in vigore dal prossimo primo maggio

Rsa, reparti ospedalieri infettivi e pronto soccorso. Sono gli unici ambienti sanitari e ospedalieri nei quali l’uso delle mascherine potrebbe rimanere obbligatorio a partire dal prossimo primo maggio. Le nuove indicazioni sull’uso dei dispositivi di protezione individuale, infatti, dovrebbero porsi in scia con l’orientamento già espresso nelle scorse settimane dal ministro della Salute Orazio Schillaci, che aveva più volte anticipato la volontà di andare verso un allentamento ma, allo stesso tempo, l'intenzione di continuare a tutelare i fragili e le situazioni più a rischio.
Una direzione che sembrerebbe confermata dalla nuova ordinanza alla quale stanno lavorando i tecnici del Ministero e che dovrebbe prevedere un allentamento della misura, come anticipato dallo stesso Schillaci questa mattina, a margine della cerimonia del conferimento delle medaglie al merito per la sanità pubblica al Quirinale: "L'obbligo di utilizzo delle mascherine resterà nelle Rsa, nei reparti ospedalieri di malattie infettive e nei pronto soccorso". Confermata, quindi, l’obbligatorietà nelle residenze per anziani, nei pronto soccorso per i pazienti sintomatici e nei reparti ospedalieri di malattie infettive, considerati più a rischio.
Il ministro ha inoltre fatto sapere che potrebbe firmare la nuova ordinanza già entro oggi. Si prepara quindi un cambio di scenario rispetto a quanto visto finora nelle strutture sanitarie e negli ospedali, dove è ancora previsto l'obbligo di mascherina. La nuova ordinanza dovrebbe infatti prevedere una riduzione delle aree in cui pazienti, personale e parenti in visita dovranno indossarla. Secondo quanto trapela in queste ore, le mascherine non dovrebbero essere più obbligatorie né consigliate al bar, in mensa e nelle sale di stazionamento degli ospedali.
Nelle zone in cui non sarà più obbligatorio, l’orientamento del Ministero è quello di lasciare una raccomandazione all'uso del dispositivo di protezione in presenza di pazienti fragili e immunodepressi. L’obiettivo rimane la tutela delle categorie più esposte. La decisione finale spetterà ai direttori sanitari degli ospedali e ai direttori medici delle strutture territoriali. Medici di famiglia e pediatri avranno facoltà di decidere relativamente ai loro studi e alle sale d'attesa.
L’ordinanza attualmente in vigore scadrà la prossima domenica, il 30 aprile. Le nuove disposizioni, quindi, saranno in vigore dal primo maggio.
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