02 Maggio 2023

L'Oms sta per archiviare il Covid. Ma il mondo ha ancora lezioni da imparare

Forse già giovedìil Comitato di emergenza potrebbe dichiarare chiusa la pandemia. Però un report dell'Organizzazione mondiale della sanità spiega: "Resta da rafforzare il personale della salute"

Di U.S.V.
L'Oms sta per archiviare il Covid. Ma il mondo ha ancora lezioni da imparare

Il mondo ha tratto qualche insegnamento dall’esperienza tragica e sconvolgente della pandemia. Ma, in attesa che l’Oms la dichiari chiusa, si poteva e si può sicuramente fare molto di più. Così, sostiene l’Organizzazione mondiale della sanità in un nuovo report, se la quota dei servizi interrotti per il Covid è diminuita dal 56% del luglio-settembre 2020 al 23% di novembre 2022-gennaio 2023, al tempo stesso meno della metà dei Paesi sondati “ha sviluppato piani per la resilienza del servizio sanitario e la preparazione alla pandemia per future emergenze sanitarie pubbliche”.

Certo, l’Oms spiega che in gran parte si è recuperato il terreno perduto e che anzi il virus ha contribuito al rafforzamento strutturale dei sistemi sanitari, tuttavia ci sono “sfide rimanenti” tra le quali spicca “il consolidamento della forza lavoro sanitaria” e “la progettazione di modelli di assistenza, governance, supporto politico e di pianificazione e supporto per la pianificazione finanziaria e il finanziamento”. Tutti problemi sentitissimi anche in Italia, il cui Ssn è in bilico tra prospettive di tagli economici, emorragia di risorse professionali e ambiziosi piani legati al Pnrr che rischiano di restare su carta.


Nel frattempo, l’Organizzazione mondiale della sanità potrebbe dichiarare chiusa la pandemia il prossimo 4 maggio. Giovedì, infatti, ci sarà la riunione del Comitato di emergenza per il Covid-19 convocata dal direttore generale, Tedros Adhanom Ghebreyesus. Formalmente, si dovrà decidere se il virus rappresenta ancora un’emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale (Pheic), come dichiarato il 30 gennaio 2020. Nei giorni scorsi il ministro della Salute, Orazio Schillaci, aveva tranquillizzato rispetto ai dati, facendo particolare riferimento alla pressione ospedaliera: “Ci avviamo verso l’estate e guardiamo al prossimo autunno con ottimismo, fiduciosi che l’Oms a breve dichiari la fine della pandemia”.

Vedremo se ciò accadrà dopo oltre tre anni di calvario, quasi 7 milioni di morti accertati e 13,3 miliardi di dosi di vaccino somministrate a livello globale. In tutti i casi, l’Organizzazione mondiale della sanità pensa al futuro e cerca di aiutare i Paesi ad attrezzarsi al meglio per emergenze simili al Covid: pochi giorni fa, infatti, è stata lanciata, con la sigla Pret, la nuova iniziativa di preparazione e resilienza per le minacce emergenti. Le linee guida forniscono indicazioni sulla pianificazione integrata per rispondere a qualsiasi patogeno respiratorio come l'influenza o i coronavirus.

 

Il report dell’Oms sul Covid-19 (inglese)

 

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