Covid, l'emergenza è finita ma il monitoraggio delle varianti prosegue
Nella nuova circolare il ministero della Salute detta la linea da seguire e gli obiettivi da raggiungere. Le disposizioni saranno in vigore dal prossimo 1 giugno. I dettagli

E' vero che "l'emergenza sanitaria è alle nostre spalle", come ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ma questo non significa che va in soffitta anche il monitoraggio delle varianti in circolazione. Il lavoro di sequenziamento, infatti, continua. La circolare firmata dal direttore generale Gianni Rezza il 5 maggio scorso sulle "Strategie di sequenziamento per l’identificazione delle varianti di Sars-CoV-2 ed il monitoraggio della loro circolazione in Italia", infatti, contiene tutte le indicazioni e gli obiettivi da perseguire.
Il primo obiettivo fissato è quello di "stimare la prevalenza delle principali varianti circolanti in Italia tramite indagini 'Flash survey'" (la prossima Flash survey sarà programmata per la prima settimana di giugno 2023), mentre il secondo punta a "stabilire un flusso continuo di sequenziamenti che consenta di identificare la comparsa di varianti nuove o già note di Sars-CoV-2 di interesse di sanità pubblica ma focalizzandosi solo su pazienti ospedalizzati per Covid-19.
Nel dettaglio, la circolare contiene due raccomandazioni: innnanzitutto "mantenere attivo il sistema di sorveglianza InfluNet/RespiVirNet, il cui periodo di monitoraggio si è concluso il 30 aprile 2023". Le Regioni e Province autonome inoltre possono continuare su base volontaria la sorveglianza epidemiologica e virologica, utilizzando l’apposito portale che rimarrà aperto fino all’inizio della nuova stagione (ottobre 2023). E poi "mettere in atto tutte le misure necessarie al fine di assicurare il numero minimo di sequenziamenti possibilmente aumentando il coinvolgimento di medici di medicina generale, pediatri di libera scelta o altre realtà ritenute idonee".
Nel periodo di transizione si raccomanda infine, come si legge nella circolare, di continuare le attività di sequenziamento in atto per il monitoraggio continuo delle varianti di Sars-CoV-2 al fine di dare continuità alla raccolta dei dati a livello nazionale e internazionale, ed aderire a quanto richiesto dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie.
Le indicazioni contenute nel documento entreranno in vigore a partire dal prossimo 1 giugno.
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