Endometriosi, ecco il disegno di legge per la diagnosi e la cura
Presentato dal senatore FdI Andrea De Priamo: "Lo scopo del provvedimento è fornire gli strumenti idonei innanzitutto per il riconoscimento della malattia attraverso la formazione e la presenza nei presidi medici di personale specializzato"

"L’endometriosi è una patologia sottovalutata e troppo spesso non diagnosticata, nonostante gli effetti invalidanti che provoca e nonostante l’ampia diffusione tra le donne". Lo ha detto Andrea De Priamo, senatore di FdI e primo firmatario del ddl “Disposizioni per la diagnosi e la cura dell’endometriosi” presentato al Senato.
Scopo del provvedimento come spiega De Priamo, è appunto, "fornire gli strumenti idonei innanzitutto per la diagnosi della patologia attraverso la formazione e la presenza nei presidi medici di personale medico e infermieristico specializzato nel riconoscimento della patologia. Inoltre, attraverso il riconoscimento dell’endometriosi quale patologia invalidante - continua -, offrire tutti gli strumenti di tutela, assistenza e garanzia per le tantissime donne che ne vengono colpite".
Il testo si compone di otto articoli: si va, appunto, dal riconoscimento dell’endometriosi come malattia invalidante (articolo 2) alla possibilità di assentarsi dal lavoro e di svolgere "l’attività lavorativa in modalità agile" (articolo 6). Il provvedimento, che costerebbe 90 milioni sul triennio 2023-2025, insiste naturalmente su cura e prevenzione, oltre che sulla formazione del personale medico "ai fini della diagnosi dell’endometriosi", recita l’articolo 5, e per l’attuazione dei "protocolli terapeutici".
"L’obiettivo che ci siamo posti con questo ddL è quello di alleviare gli effetti sanitari, sociali e professionali che le donne patiscono con l’insorgere di questa malattia che, va ricordato, è cronica e che troppo spesso, non venendo diagnosticata, crea problemi sulla fertilità e comporta pesanti conseguenze sul piano lavorativo e non permette di accedere dei percorsi medico sanitari che, se operati in modo adeguato, alleviano notevolmente i disagi e i disturbi. Grazie alla sensibilità di diversi senatori che, insieme a me, hanno sottoscritto il disegno di legge, siamo convinti che l’atto possa divenire legge, anche grazie all’impegno della commissione Sanità del Senato che potrebbe recepire la proposta all’interno di un pacchetto di leggi su esigenze medico sanitarie femminili", conclude De Priamo.
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