19 Settembre 2023

Covid, Gimbe: "In quattro settimane salgono contagi e tasso di positività"

Triplicati anche i ricoveri in area medica. Il presidente della Fondazione Cartabellotta: "Rischi soprattutto per anziani e fragili". L'appello alle istituzioni: "A rischio la tenuta del Ssn, prevenire il sovraccarico negli ospedali"

Di NS
Covid, Gimbe: "In quattro settimane salgono contagi e tasso di positività"

Dopo circa due mesi di sostanziale stabilità del numero dei nuovi casi Covid settimanali - che tra metà giugno e metà agosto hanno oscillato tra 3.446 (6-12 luglio) e 6.188 (3-9 agosto) - da 4 settimane consecutive si rileva una progressiva ripresa della circolazione virale. Infatti, dalla settimana 10-16 agosto a quella 7-13 settembre il numero dei nuovi casi settimanali è aumentato da 5.889 a 30.777, il tasso di positività dei tamponi dal 6,4% al 14,9%, la media mobile a 7 giorni da 841 casi/die è salita a 4.397 casi/die, l'incidenza da 6 casi per 100 mila abitanti (settimana 6-12 luglio) ha raggiunto 52 casi per 100 mila abitanti.
"Numeri sì bassi - commenta Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe- ma anche ampiamente sottostimati rispetto al reale impatto della circolazione virale perché il sistema di monitoraggio, in particolare dopo l'abrogazione dell'obbligo di isolamento per i soggetti positivi con il Dl 105/2023, di fatto poggia in larga misura su base volontaria. Infatti, da un lato la prescrizione di tamponi nelle persone con sintomi respiratori è ormai residuale (undertesting), dall'altro con l'ampio uso dei test antigenici fai-da-te la positività viene comunicata solo occasionalmente ai servizi epidemiologici (underreporting)".

Analizzando più in dettaglio, nelle ultime 4 settimane la circolazione virale risulta aumentata in tutte le Regioni e Province autonome: nella settimana 7-13 settembre l'incidenza dei nuovi casi per 100 mila abitanti oscilla dai 14 Basilicata agli 83 del Veneto (tabella 1) (non considerando il dato anomalo della Sicilia, dove nelle ultime 3 settimane viene riportata una incidenza di 3-4 casi per 100 mila abitanti). Secondo l'ultimo aggiornamento nazionale dei dati della Sorveglianza integrata Covid-19 dell'Istituto Superiore di Sanità, rispetto alla distribuzione per fasce di età, fatta eccezione per la fascia 0-9 anni in cui si registrano 22 casi per 100 mila abitanti, l'incidenza aumenta progressivamente con le decadi: da 10 casi per 100 mila abitantinella fascia 10-19 anni a 78 per 100 mila abitanti nella fascia 70-89 anni, fino a 83 per 100 mila abitanti negli over 90. "Una distribuzione - spiega Cartabellotta - che riflette la maggiore attitudine al testing con l'aumentare dell'età, confermando i fattori di sottostima della circolazione virale".

Le varianti circolanti appartengono tutte alla "famiglia" Omicron. In Italia, l'ultima indagine rapida dell'Iss, effettuata su campioni notificati dal 21 al 27 agosto 2023, riporta come prevalente (41,9%) la variante EG.5 (cd. Eris), in rapido aumento in Europa, Stati Uniti e Asia.

"Le evidenze disponibili - rimarca ancora il presidente della Fondazione Gimbe- dimostrano che Eris ha una maggior capacità evasiva alla risposta immunitaria, da vaccinazione o infezione naturale, che ne favorisce la rapida diffusione. Sul maggior rischio di malattia grave di Eris ad oggi non ci sono studi".

 

E le ospedalizazioni? Nel giro di 4 settimane, i ricoveri in area medica per Covid sono più che triplicati: secondo quanto riferito dalla Fondazione Gimbe, dopo aver raggiunto il minimo (697) il 16 luglio, i posti letto occupati hanno raggiunto quota 2.378), mentre in terapia intensiva dal minimo (18) del 21 luglio sono saliti a quota 76. Rispettivamente i tassi nazionali di occupazione sono del 3,8% e dello 0,9%.
"Se in terapia intensiva - commenta Cartabellotta - i numeri sono veramente esigui dimostrando che oggi l'infezione da Sars-CoV-2 solo raramente determina quadri severi, l'incremento dei posti letto occupati in area medica conferma che nelle persone anziane, fragili e con patologie multiple può aggravare lo stato di salute richiedendo ospedalizzazione e/o peggiorando la prognosi delle malattie concomitanti".
Il tasso di ospedalizzazione in area medica cresce con l'aumentare dell'età: in particolare, passa da 17 per milione di abitanti nella fascia 60-69 anni a 37 per milione di abitanti nella fascia 70-79 anni, a 97 per milione di abitanti nella fascia 80-89 anni e a 145 per milione di abitanti negli over 90.

"Nel prossimo autunno-inverno il vero rischio reale del Covid-19 è quello di compromettere la tenuta del Servizio sanitario nazionale, oggi profondamente indebolito e molto meno resiliente, in particolare per la grave carenza di personale sanitario". E' l'allarme lanciato dal presidente della Fondazione che, "alla luce del quadro epidemiologico, della percentuale di reinfezioni, dell'efficacia dei vaccini sulla malattia grave e delle rilevanti criticità che condizionano l'erogazione dei servizi sanitari" ritiene "fondamentale prevenire ogni forma di sovraccarico da Covid nelle strutture sanitarie territoriali e ospedaliere".
Secondo Cartabellotta non ci sono dubbi: "I dati confermano nel nostro Paese una progressiva ripresa della circolazione virale, peraltro largamente sottostimata, dovuta a fattori concomitanti: emergenza di una variante immunoevasiva, progressiva riduzione dell'immunità da vaccino o da infezione naturale e sostanziale assenza di misure di protezione individuale. D'altra parte i dati su ospedalizzazioni in area medica e i decessi confermano che la malattia grave colpisce prevalentemente fasce di età avanzate della popolazione, oltre che soggetti fragili, ai quali è già indirizzata prioritariamente la campagna vaccinale 2023-2024".

Ecco perchè la Fondazione Gimbe "invita le Istituzioni a mettere in atto tutte le azioni necessarie per proteggere anziani e fragili, incluso fornire raccomandazioni per gli operatori sanitari positivi asintomatici, oltre a rimettere in campo - se necessario - le misure di contrasto alla diffusione del virus", invitando anche la popolazione "a mantenere comportamenti responsabili".

 

 

 

 

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