Tumori rari, c'è l'intesa delle Regioni sulla Rete nazionale
E' concepita in relazione al grado di competenze, servizi prestati e capacità di teleconsulto. Si interfaccerà con le Reti oncologiche regionali

Arriva l’ok delle Regioni alla definizione dell’assetto della Rete nazionale tumori rari. L’intesa è stata raggiunta in sede di Conferenza Stato-Regioni. La Rete nazionale, quindi, si interfaccerà con le Reti Oncologiche Regionali.
Che cosa cambia? Con questo accordo si definisce l’assetto nazionale prevedendo degli appositi Centri che sono individuati sulla base dei criteri definiti nell’Intesa già precedentemente sottoscritta, fanno sapere le Regioni.
La Rete Nazionale è concepita in relazione al grado di competenze, di servizi prestati ed alla capacità di teleconsulto. In questo modo si stabiliranno anche quali siano i centri nazionali e regionali di riferimento per l’intera famiglia o per la singola diagnosi di tumore raro. Sono previsti anche dei centri in rete non dotati di piena autonomia decisionale nell’intero processo di cura.
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