Fibromialgia, "Esentiamo i pazienti dalle spese sanitarie"
Il Pd presente le sue iniziative legislative a Montecitorio: due pdl e un ddl: "E' una malattia nota, ma ancora non sono stati fatti passi concreti per riconoscerla come invalidante"

I pazienti affetti da fibriomalgia - parliamo di circa 2milioni di persone in Italia - vanno esentati dalle spese sanitarie. È questa la richiesta che avanza il Partito democrarico, presentando le sue iniziative legislative oggi a Montecitorio. Si tratta di due pdl, rispettivamente a prima firma dei deputati dem Nicola Carè e Gian Antonio Girelli, e di un ddl di cui è promotrice la sentarice Pd Ylenia Zambito.
Pur trattandosi di una patologia nota, anche per la difficoltà di fare una diagnosi, ancora non sono stati fatti passi concreti per riconoscerla come "molto invalidante, sia dal punto di vista della malattia in senso stretto" e quindi "delle conseguenze fisiche e di dolore" che provoca e "sia dal punto di vista economico e sociale". Lo ha sottolineato il deputato Pd Augusto Curti, aprendo i lavori della conferenza stampa insieme ai firmatari dei provvedimenti, alla responsabile Salute del partito, Marina Sereni, e alla consigliera regionale delle Marche Micaela Vitri, promotrice di attività istituzionali sul territorio in tema di fibromialgia.
Scaturisce da qui l'iniziativa del Pd: "Abbiamo presentato delle proposte di legge, insieme alle associazioni di categoria, per essere in grado di proporre un qualcosa che porti ad un unico risultato: riconoscere la malattia - ha aggiunto Curti -. Proponiamo l’esenzione delle spese sanitarie per i pazienti, ma soprattutto che venga riconosciuta come tale, nel mondo del lavoro e nella società civile in generale".
Anche Carè, dal canto suo, ha posto l'accento sulla necessità di riconoscere la fibromialgia come invalidante tant'è che ritiene "inconcepibile" che ancora non lo sia: "La diagnosi e le caratteristiche cliniche sono state controverse, l'Oms l’ha riconosciuta 20 anni fa - ha evidenziato il parlamentare -, tuttavia molte persone vengono ostacolate e danneggiate sia dal punto di vista clinico che lavorativo, venendo ingiustamente emarginate". Carè non ha nascosto infine di aspettarsi un "grande ostegno trasversale" su questa iniziativa legislativa, proprio perché si tratta di "un problema che non dovrebbe avere una connotazione politica": "Noi siamo qui - ha concluso - per cercare di colmare questo gap e di aiutare e sostenere le persone che ne soffrono".
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