Salute mentale, gli psicologi: "In Italia riceve aiuto solo chi può permetterselo"
Il presidente Cnop Lazzari: "L'equità si raggiunge soltanto con una rete psicologica pubblica"

Solo chi può permetterselo economicamente riceve un sostegno psicologico. E' questa l'amara denuncia che arriva dal Consiglio nazionale dell'Ordine degli psicologi nella Giornata mondiale della salute mentale. "Oggi ricorre la Giornata mondiale della salute mentale che ha l’obiettivo di aumentare la consapevolezza su questo tema, mobilitare gli sforzi a sostegno del benessere psicologico e combattere stigma e discriminazioni - sottolinea il presidente David Lazzari -. Ma rispetto a tutto ciò, ci troviamo di fronte a quattro grandi problemi".
Nell'ordine, "il primo è il sensibile aumento dei disturbi, soprattutto i più comuni come ansia e depressione, e dei problemi legati allo sviluppo dell’infanzia e dell’adolescenza. Il secondo è quello dell’equità della risposta, perché la mancanza di una rete psicologica, soprattutto pubblica, fa sì che in Italia riceva aiuto soltanto chi può permetterselo economicamente". Il terzo problema, prosegue Lazzari, "è quello dell’appropriatezza e dell’efficacia della risposta, perché quella delle strutture pubbliche è fondamentalmente di tipo farmacologico e poco altro. Tutto questo genera un quarto problema, legato all'aumento dei costi. Costi umani, per le persone che soffrono di questi problemi che condizionano pesantemente la loro vita e non ottengono risultati. Costi sanitari, perché la mancanza di efficacia e appropriatezza nella risposta aumenta le spese. E, infine, costi sociali, perché tutto questo ha un grande costo per la nostra società".
Secondo il presidnete del Cnop, "ha ragione il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sempre molto attento a questo argomento: dobbiamo promuovere politiche di prevenzione, di presa in carico precoce, inclusione e sostegno. Un Paese che usa la psiche soltanto per curare, e solo a chi può permetterselo privatamente, è un Paese arretrato, iniquo e che investe male nel proprio futuro".
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