Manovra, dirigenti medici in sciopero il 18 dicembre
A proclamare la mobilitazione contro la legge di Bilancio le sigle Aaroi-Emac, Fassid e Fvm - Federazione veterinari e medici: "Fermeremo la sanità per 24 ore"

Il mondo della sanità continua ad essere in subbuglio. Mentre gli infermieri sotto la sigla del Nursind scioperano venerdi 17 novembre, i dirigenti medici, veterinari e sanitari del Servizio sanitario nazionale incroceranno le braccia il prossimo 18 dicembre. L'annuncio arriva dalle sigle Aaroi-Emac, Fassid (Aipac-Aupi-Simet-Sinafo-Snr) e Fvm - Federazione veterinari e medici: "Il 18 dicembre fermeremo la sanità per 24 ore per non vederla fermata per sempre da una legge di Bilancio che premia gli evasori e distrugge il diritto alla cura e la tutela della salute".
"Siamo sempre stati restii a proclamare uno sciopero nazionale perché, diversamente da altri scioperi, incide direttamente sulla risposta alla domanda di cura dei cittadini che è già da troppo tempo gravemente carente - spiegano in una nota - però - dopo le recenti delusioni sulle molteplici e ben note problematiche che questo Governo aveva promesso di risolvere, vediamo negata qualsiasi soluzione proposta, vediamo danneggiato ulteriormente il Servizio sanitario nazionale e siamo colpiti direttamente da misure inaccettabili sul lavoro e sulle pensioni".Dunque, proseguono i sindacati, "stop a tutti i servizi della sanità ospedaliera e territoriale indispensabili per le diagnosi e le cure non urgenti e per la sicurezza e le forniture alimentari, tra cui blocco delle prestazioni anestesiologiche, con paralisi delle sale operatorie, dei percorsi prechirurgici, degli ambulatori di terapia del dolore inclusa la partoanalgesia, e di tutte le consulenze differibili, blocco delle prestazioni di radiologia diagnostica, interventistica e ambulatoriale, della diagnostica di laboratorio, delle prestazioni psicologiche nei consultori, nelle neuropsichiatrie infantili, nei centri di salute mentale, delle prestazioni farmaceutiche in ospedale e sul territorio, dei servizi di igiene e sanità pubblica, blocco dei mercati di import export di derrate alimentari, macellazioni, forniture di carni e prodotti ittici, aumento dei tempi di attesa nei pronto soccorso per tutti i codici minori differibili".
Gli obiettivi di questo sciopero, concludono le sigle sindacali, "sono molto chiari: difendere la sanità pubblica universalistica e solidale, proteggere il Ssn dal saccheggio di professionalità, risorse e domanda, difendere gli stipendi e le pensioni degli eroi del Covid, assicurare a ogni individuo, indipendentemente dalla sua ricchezza, ogni cura disponibile e appropriata. La legge di Bilancio del governo Meloni deve essere cambiata".
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