Salute mentale, soffre d'ansia il 21% degli adolescenti
L'indagine di Telefono azzurro: il 26% individua in un terapeuta il sostegno che vorrebbe, ma uno su 3 si vergogna ad ammetterlo. I dati

Ansia, depressione, solitudine, anoressia. E’ il ritratto dei giovani tracciato da un’indagine di Telefono Azzurro in collaborazione con Doxa. In prossimità della Giornata internazionale dell’Infanzia e dell’Adolescenza che si celebra il 20 novembre, sono stati ascoltati 800 ragazzi e ragazze dai 12 ai 18 anni e le risposte richiamano operatori, Stato e famiglie a una presa di coscienza sullo stato di salute dei ragazzi italiani.
A fronte di un 41 per cento che si è detto felice, il 21% di loro ha detto di sentirsi ansioso e il 6 per cento triste. A fare la parte del leone la dipendenza dai social network (52%) e la mancanza di autostima (41%). La famiglia, però, resta sempre il nucleo a cui tornare per il 74% dei ragazzi ascoltati, anche se ritengono di non essere capiti a sufficienza e chiedono che venga insegnato proprio ai genitori, e adulti in generale, come essere più presenti nella vita dei figli che soffrono un disagio mentale.
Un richiamo che tocca anche l’ambito scolastico dove i giovani hanno una più ampia rete amicale (38%), ma il 26% individua in un terapeuta il sostegno che vorrebbe, anche se 1 su 3 si nasconde e prova vergogna per timore di non essere compreso. Dato, questo, molto di attualità con la battaglia che si sta conducendo in Parlamento per veder garantiti sia il bonus psicologo ancora senza decreti attutativi, sia i progetti di legge trasversali fra tutti i partiti per avere su base territoriale uno psicologo di base.
La solitudine provocata da internet e social network come forma di dipendenza trova d’accordo il 92% degli intervistati, situazione che si è notevolmente amplificata sin dal primo lockdown, modificando la socialità e lo sviluppo cognitivo e che ha portato molti ragazzi verso atti di autolesionismo e tentativi di suicidio. Nel disagio mentale giovanile si affaccia anche la guerra tanto che 1 su 5 fa incubi sugli attacchi, il 49% prova rabbia, il 39 angoscia e il 19 pensa alle vittime dei conflitti ogni giorno.
Una situazione allarmante evidenziata dall’indagine di Telefono Azzurro che ha realizzato anche un manuale d’uso diretto proprio ai ragazzi con le informazioni principali su come riconoscere i primi sintomi del disagio mentale, come affrontarlo e a chi rivolgersi. Proprio perché, spiega il manuale, la confusione mentale, l’incapacità di far fronte agli imprevisti, oppure al cambiamento del corpo in età adolescenziale spesso possono essere causa di frustrazione e rabbia, che possono portare a patologie anche gravi se non riconosciuti per tempo.
IL MANUALE DI TELEFONO AZZURRO
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