16 Novembre 2023

"Basta barriere alle cure per disabili". Dalla Camera l'appello bipartisan

La commissione Affari sociali di Montecitorio approva una risoluzione all'unanimità, Ciancitto (Fdi): "Ora percorsi dedicati". Le opposizioni a Nursind Sanità: "Un momento importante di condivisione"

Di Marta Tartarini
"Basta barriere alle cure per disabili". Dalla Camera l'appello bipartisan

In Italia siamo ancora lontani dal garantire il pieno rispetto dei diritti dei disabili nelle cure, “anche se le buone prassi esistenti sono la dimostrazione che invertire la rotta è possibile”. Parte da questa premessa la risoluzione, approvata ieri dalla commissione Affari sociali della Camera, all'unanimità. Il testo bipartisan sottolinea infatti che “tutti i pazienti, indipendentemente dalla presenza di una condizione di disabilità, godono degli stessi diritti” ed è “un dovere della società e delle istituzioni rimuovere le barriere”.

Il tema dell'accesso alle cure sanitarie per le persone con disabilità nasce per iniziativa di Fratelli d'Italia. Perché accendere un faro? I dati dicono che sono solo 20 gli ospedali che offrono un percorso dedicato a queste persone. Troppo spesso invece si riscontra una "inadeguatezza" dei nosocomi che "emerge nei suoi molteplici aspetti", con, si legge nel testo approvato, problemi di “accesso, di spazi per l'accoglienza, di mancanza di sollevatori per spostare la persona con disabilità in posizioni adeguate per essere sottoposta a visite ed esami”.

I testi da cui la commissione è partita nel suo lavoro erano quattro, come Nursind Sanità ha riportato a suo tempo. A prendere l'iniziativa, si diceva, è stata la maggioranza con il deputato Fdi, Francesco Ciancitto, le altre risoluzioni sono state poi presentate dall'opposizione: il Pd con Gian Antonio Girelli, l'Alleanza Verdi-Sinistra italiana (Avs) con Luana Zanella e Il Movimento Cinque Stelle con Marianna Ricciardi. I documenti non presentavano grandi differenze ed è stato quindi possibile arrivare un testo unificato, che sollecita il governo a mettere in campo una serie di azioni per abbattere le barriere e facilitare le cure per i disabili.

Vediamo cosa chiede il Parlamento. Si parte dalla richiesta di "istituire un fondo nazionale, in capo al ministero della Salute" per finanziare, in ciascuna regione, "l’implementazione del modello organizzativo per l’accoglienza e l’assistenza medica delle persone con disabilità". Nel concreto, come abbattere le barriere di ogni natura? La Camera chiede più formazione al personale e spazi adeguati con "percorsi e mappe tattili per le persone con disabilità visiva e display luminosi per persone con disabilità uditiva". Altro punto, "l'individuazione di locali e spazi idonei alla visita medica", nei pronto soccorso e negli ospedali. Infine bisogna spingere anche sui servizi a domicilio con "personale formato per svolgere esami e prelievi presso le abitazioni dei pazienti".

La soddisfazione è bipartisan. Il promotore Ciancitto sottolinea che il Parlamento, con il voto all'unanimità, "dimostra grande sensibilità alla tematica della disabilità, fin troppo spesso lasciata ai margini della nostra società. Sono soddisfatto del voto ottenuto, so che si tratta di temi complessi - continua il deputato - ma è tempo di offrire alle persone con disabilità e alle loro famiglie dei percorsi dedicati che garantiscano il rispetto del loro diritto alla salute".

Per il dem Girelli la risoluzione rappresenta "un momento di importante condivisione. È infatti inaccettabile che chi già deve affrontare tante difficoltà - spiega il deputato a Nursind Sanità - si trovi di fronte ad ostacoli, a volte insuperabili, nel rivolgersi a luoghi di cura di prossimità, e si veda costretto ad affrontare ulteriori disagi in termini di distanze e accessibilità. L'indicazione che viene dalla risoluzione è quella di prevedere un piano di progressivo adeguamento delle strutture, per prendersi davvero carico delle persone in difficoltà". Girelli si augura che "il testo non resti una semplice manifestazione di buoni propositi, ma sia un preciso indirizzo al Governo", conclude il dem.

Infine sul fronte M5s, Ricciardi osserva che "sono stati inseriti impegni da noi proposti, che hanno permesso di arricchire il testo, come l'eliminazione di ogni forma di privazione della capacità giuridica che non sia strettamente necessaria per il bene superiore della persona con disabilità. Il lavoro fatto - conclude la pentastellata al nostro giornale - è la prova di come il Parlamento dovrebbe lavorare ogni giorno: nell’interesse dei cittadini, lasciando al di fuori le bandierine di partito".

 

Il testo della risoluzione

 

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