12 Gennaio 2024

"Tra i piccoli guardia alta sull'influenza più che sul Covid"

Parla Rino Agostiniani (Sip): "Il picco è atteso a cavallo tra gennaio e febbraio". L'esperto consiglia di non abusare di antibiotici, di non esagerare con i tamponi per lo streptococco. E in generale di "non precipitarsi in pronto soccorso"

Di Marta Tartarini
"Tra i piccoli guardia alta sull'influenza più che sul Covid"

Il virus che circola di più tra i bambini in questo periodo è l'influenza e con la riapertura delle scuole, dopo le vacanze natalizie, i contagi sono destinati ad aumentare, con il picco atteso tra la fine di gennaio e l'inizio di febbraio. Si tratta di un virus molto diffuso anche tra gli adulti, ma soprattutto tra i più piccoli e quindi è bene vaccinare i piccoli tra i 6 mesi e i 6 anni. Rino Agostiniani, consigliere nazionale della Sip (Società italiana di pediatria), fa il punto sulle malattie stagionali con Nursind Sanità e ricorda che pure dal Covid è bene tutelarsi, anche se è meno violento tra i più giovani.

Riapre la scuola e molti bambini sono malati. Quali sono i virus più diffusi?

Sicuramente l'influenza che colpisce soprattutto i più piccoli. In misura minore il Covid che non appare particolarmente intenso nella fascia pediatrica e, infine, registriamo una certa diffusione del virus respiratorio sinciziale che, se colpisce i polmoni, diventa bronchiolite ed è particolarmente insidiosa per i bambini sotto l'anno.

Nelle classi sembra circolare molto anche lo streptococco.
Non ne registriamo una particolare diffusione e trovo eccessivo l'uso del tampone. L'invito alle famiglie è di verificarne la presenza non per un semplice raffreddore o un po' di tosse. Se invece c'è un mal di gola prolungato e febbre bisogna indagare.

Torniamo all'influenza, quest'anno presenta sintomi particolarmente forti?

Non direi. La sua particolarità è la grande diffusione che potrebbe essere causata, da un lato, dal venir meno delle precauzioni anti Covid e, dall'altro, da una scarsa vaccinazione. Complice la riapertura della scuola ci aspettiamo il picco del contagio tra la fine del mese e l'inizio di febbraio.

A chi consiglia il vaccino?
La raccomandazione è proteggere la fascia dai 6 mesi ai 6 anni. Io sono dell’avviso di valutare il vaccino dei bambini anche a difesa degli anziani, che sono la fascia per cui il virus è più pericoloso, se vivono insieme oppure frequentano assiduamente nonni o fragili.

Anche contro il Covid la campagna di prevenzione non sembra ingranare.  
Premesso che, come detto, questo virus non si è rivelato particolarmente virulento nei confronti dei bambini, è sempre consigliabile fare anche questo vaccino. Tuttavia, dovendo indicare una priorità, la darei a quello influenzale.

Passiamo alle cure. C'è un abuso di antibiotici?
Sì, noto un uso troppo disinvolto. Nel caso di influenza non solo non sono utili, ma addirittura dannosi perché riducono le difese immunitarie. Ragion per cui gli antibiotici vanno usati, ma solo se necessari e con prescrizione medica. Anche se devo dire che spesso pure i pediatri li prescrivono con troppa facilità.

Altra cura molto diffusa contro i malanni invernali è l'aerosol. È davvero efficace?

Se si pensa di accelerare la guarigione no. E' utile solo se l'obiettivo è far arrivare un preparato antibiotico o cortisonico ai bronchi o ai polmoni. La cosa veramente utile nel caso dell'influenza è semplicemente quella di tenere i bambini a casa, farli riposare e avere pazienza, perché per guarire servono circa quattro o cinque giorni.

Infine, parliamo dell'intasamento dei Pronto soccorso, durante le feste, denunciata da medici e infermieri. Riguarda anche i bambini?
Sì, ma non possiamo incolpare i pediatri, hanno diritto a fare le ferie. Bisogna piuttosto aumentare i servizi territoriali a disposizione delle famiglie nei fine settimana e nelle festività, per ridurre anche gli accessi impropri ai reparti di emergenza.

Che messaggio possiamo dare alle famiglie con bambini?

Diciamo che la febbre anche alta non è un motivo per andare al pronto soccorso. È necessario attivarsi nel caso in cui i bambini siano molto mogi, non abbiano voglia di giocare, mangiare e bere. In questo caso, soprattutto i più piccoli vanno visitati.


 

 

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