15 Gennaio 2024

"Servono più risorse e più vaccini contro il virus sinciziale"

Il board del "Calendario per la Vita" chiede più attenzione per la prevenzione nella prossima stagione invernale. Il Rsv rappresenta oltre un quinto delle sindromi respiratorie acute negli over 65

Di NS
 "Servono più risorse e più vaccini contro il virus sinciziale"

Attenzione al virus respiratorio sinciziale. In un momento di particolare diffusione delle sindromi influenzali, di cui si vede in questi giorni tutta l’importanza e impatto sulla salute della nostra popolazione, il board del “Calendario per la Vita” invita a spingere sulla vaccinazione contro il Rsv, accanto ai tradizionali preparati per influenza, Covid, pneumococco e pertosse. L’organismo, va ricordato, è costituito dalla Società italiana igiene, medicina preventiva e sanità pubblica (SItI), dalla Società italiana di pediatria (Sip), dalla Federazione italiana medici pediatri (Fimp) e dalla Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg).

Questo virus, noto come causa di bronchioliti nei bambini piccoli, è anche molto rilevante per la salute degli anziani e degli adulti con malattie croniche, in cui determina spesso complicanze importanti quali polmoniti e bronchiti, ospedalizzazioni e morti. Si ricorda come nell’inverno dell’anno scorso (2022-2023) in Italia l’Rsv abbia rappresentato nella popolazione over 65 oltre il 21% delle sindromi respiratorie acute, contro il 38% del virus dell’influenza, il 21% di Sars-CoV2 ed il 20% di tutti gli altri virus respiratori, secondo i dati RespiVirNet.

“I nuovi vaccini hanno dimostrato elevata efficacia contro le malattia da Rsv, oltre l’80% nella prima stagione invernale, dopo la vaccinazione, sono sicuri, e proteggono anche nella seconda stagione fredda successiva alla singola dose – afferma Paolo Bonanni, Coordinatore scientifico del Board del Calendario per la Vita - Sulla base delle evidenze scientifiche, che abbiamo riportato nel nostro documento, raccomandiamo, dalla prossima stagione autunnale, l’utilizzo dei nuovi vaccini Rsv nella popolazione dai 75 anni in su e negli ultra-sessantenni affetti da malattie croniche, che rendono l’infezione ancora più pericolosa per la salute. Auspichiamo – conclude Bonanni - che il ministero della Salute si faccia parte attiva con il Governo affinché siano individuate le risorse necessarie alle Regioni per garantire l’offerta attiva di questa nuova fondamentale possibilità di prevenzione per la prossima stagione invernale 2024/2025”.


Sempre più vicini ai nostri lettori.
Segui Nursind Sanità anche su Telegram