Carenza insulina, diabetologi e pazienti in allarme
Amd e Diabete Italia a Nursind Sanità: "Va aumentata la produzione". C'è un problema di capacità produttiva. Pesano poi le guerre per l'accesso alle materie prime. Ma pure le diete contro l'obesità, fenomeno che inizia a diffondersi anche in Italia

C'è preoccupazione tra medici e pazienti per la carenza di farmaci per la cura del diabete. Sia i 'salva vita' come le insuline che i preparati necessari a gestire le complicanze della malattia scarseggiano nelle farmacie da mesi. La situazione, spiega a Nursind Sanità Riccardo Candido, presidente nazionale dell’Associazione medici diabetologi (Amd), è "complicata e va gestita perché non si aggravi". Anche tra i malati si è diffuso l'allarme ma è necessario, avverte Stefano Nervo, presidente di Diabete Italia, che non porti a soluzioni 'fai da te', non concordate cioè con il proprio specialista, proprio perché "non siamo di fronte a farmaci interscambiabili".
Sulla carenza di insulina e di altre tipologie di farmaci salva-vita (Aifa nel suo report parla di 300 carenze reali, ndr) vigila anche il Parlamento. In particolare, è il Pd che ha preso in mano la questione con ben due interrogazioni, una alla Camera e l'altra al Senato, sollecitando spiegazioni e interventi da parte del ministro della Salute, Orazio Schillaci. "E’ da circa un anno che stiamo monitorando l'assenza di farmaci di cui non sempre ci sono i generici in sostituzione”, spiega a Nursind Sanità la vicepresidente del Pd a Palazzo Madama, Beatrice Lorenzin, che ha sottoscritto l’interrogazione a prima firma del dem Filippo Sensi. "Ci chiediamo – incalza - se il governo abbia un piano nel medio periodo per affrontare in modo strategico la questione, che già era stata oggetto di avvio di un lavoro da parte del governo Draghi".
Dal canto loro, diabetologi e pazienti sollecitano "un aumento della produzione", confermando un quadro preoccupante che dura da tempo e riguarda in particolare i GLP-1 agonisti recettoriale e alcuni tipi di insuline. Partiamo da chi questi farmaci li prescrive. "Non siamo ancora in una situazione allarmante, ma va ben monitorata e gestita, proprio perché non diventi più grave", spiega Candido. Le insuline, continua l’esperto, "sono indispensabili per alcune forme di diabete e sono quindi considerabili dei 'salvavita', altri farmaci sono essenziali per controllare le glicemie, il peso e prevenire le complicanze della malattia. Le difficoltà a trovare le insuline sono recenti, mentre per i GLP-1 i problemi sono emersi già un anno fa, con una situazione a macchia di leopardo sul territorio nazionale. Proprio per non esaurire le scorte e garantire la massima disponibilità a tutti questi farmaci vengono distribuiti in farmacia una scatola alla volta". Per questi medicinali, d’altronde, come evidenzia Candido, "non esistono equivalenti. Possiamo ricorrere a soluzione tampone, prescrivendo farmaci con modalità di somministrazione diversa, ma non è la stessa cosa".
Ma da dove ha origine questa carenza? Le cause, spiega il presidente Amd, "vanno individuate innanzitutto nei conflitti che rendono difficile l'accesso alle materie prime. Non si tratta di difficoltà legate soltanto al reperimento del principio attivo, bensì anche dello strumento per somministrarlo. E’ il caso di alcune penne che si usano per iniettare l'insulina. Poi, per alcuni farmaci, c'è l'aumento di domanda che è dovuto all'uso legato, oltre che al diabete, alla cura dell’obesità. Una realtà consistente in particolare negli Stati Uniti, dove il fenomeno del sovrappeso è diffuso".
Un impiego per la perdita di peso che si sta diffondendo anche nella Penisola? A sentire Candido, qui da noi, "la gran parte di questi farmaci non ha la specifica indicazione, ma l'Aifa sta valutando di inserirla". Secondo Nervo (che attraverso Diabete Italia guida un network di 140 associazioni di pazienti presenti su tutto il territorio), invece, "anche in Italia ci sono medici che li prescrivono a tale scopo. Si tratta di un fenomeno credo contenuto, ma su cui non ci sono dati precisi". Sempre nell'ambito delle cause che generano la penuria di farmaci, infine, non vanno trascurate neppure le limitazioni legate alla capacità produttiva di alcuni siti. Di qui l'appello di Candido a "risolvere al più presto il problema per non rischiare di lasciare senza farmaci le persone con diabete". La strada da seguire è quella di "stimolare la produzione - e alcune aziende farmaceutiche stanno già aumentando i siti - e al tempo stesso di controllare bene la domanda". In ogni caso, il consiglio del diabetologo ai pazienti, come detto, è di "non ricorrere a soluzioni 'fai da te'".
Nel frattempo, però, non è facile la vita per chi deve assumere questi farmaci e non li trova sul mercato. Nervo conferma a Nursind Sanità che "il problema emerge periodicamente in diverse aree del Paese" e soprattutto che "tra i pazienti c’è preoccupazione". Un timore che però, avverte anche il numero uno di Diabete Italia, "non deve portare a soluzioni non concordate con lo specialista, perché i farmaci e le insuline sono prodotti che non si possono ‘scambiare’ senza consulto medico".
La carenza di insulina, infine, non è omogenea sul territorio nazionale. Alle associazioni di pazienti, infatti, arrivano segnalazioni diverse, "a seconda dei periodi. Ad esempio, ne abbiamo ricevute in Calabria e in Puglia. Quello che sappiamo però – rimarca anche Nervo – è che il problema è legato alle guerre in corso. Un aspetto sottovalutato dai media che parlano molto delle conseguenze economiche e troppo poco delle ripercussioni dei conflitti sulla salute anche nel nostro Paese". Su questo fronte, conclude, "c'è un impegno da parte delle aziende ad aumentare la produzione, ma crediamo si possa affrontare la carenza pure con l'approvvigionamento diretto da parte delle farmacie che possono, nel caso delle insuline, in situazioni di emergenza, rivolgersi direttamente alle case produttrici".
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